CORRIERE DELLO SPORT – A. BARILLA’ – I quattro minuti di recupero sembrano infiniti, con la Roma ridotta in dieci e arroccata a proteggere il suo gol: quando l’arbitro Romeo dice che è finita, Erik Lamela alza le braccia al cielo, un gesto semplice che però la dice lunga sulla preziosità dei tre punti e sulla soddisfazione per l’impronta personale: «Ho esultato un po’ per tutto – sorride – per la voglia che abbiamo messo in campo: meritavamo di vincere e sono contento che il risultato sia stato portato in fondo».
DERBY – «Un po’ per tutto», dice: non si sofferma sulla prodezza che ha confezionato la vittoria. Eppure, a fine partita, non si parla che di quel sinistro magico, di come la qualità di un campione possa orientare una partita equilibrata. (…) «L’errore ci può sempre stare – allarga le braccia Erik – Penso che questa sia stata una buona giornata per noi: abbiamo vinto e quello è l’importante». Sospira: «Il derby è passato». Guarda avanti: «Speriamo di tornare a giocare con la Lazio nella finale di Coppa Italia».
FIDUCIA – Si deciderà mercoledì a San Siro, quando sfiderà in semifinale l’Inter. Intanto, i nerazzurri, sconfitti dal Cagliari, sono stati scavalcati in campionato. La Roma è quinta (aspettando il posticipo Lazio-Juve) e guarda alla qualificazione in Europa League. «Ci puntiamo – dice Lamela – puntiamo a tutto: all’Europa League, ma anche alla Coppa Italia. Penso che possiamo finire bene l’anno ed è quello che vogliamo». Ottimista. (…) Spegnendo anche i sussurri sulle crepe nello spogliatoio, chiudendo nel modo migliore una settimana complicata. «Un po’ per tutto» dice Lamela, spiegando l’esultanza. E un po’ per tutto – carattere, qualità, compattezza – è fiducioso aspettando l’ultimo tratto di stagione.
TRAGUARDO – Compresa, naturalmente, la brillantezza che ha mostrato, decisiva per il successo e per la vivacità del tridente di cui è rimasto punto fermo nel tourbillon dei cambi. Ha fatto molto bene, al di là del gol che resta una perla: il quattordicesimo della stagione. Erik è pronto: «Puntiamo a tutto: vogliamo l’Europa League e la Coppa».