Il logo è riconoscibile, identifica squadra e città

Il logo è riconoscibile, identifica squadra e città

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rassegnastampaCORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – Me lo regalarono quando avevo solo quattro anni, lo misi all’occhiello del cappottino e non lo tolsi più. Era un piccolo scudetto della Roma. Quasi identico a quello presentato ieri dal club giallorosso. Forse mi piace per questo. Ma in realtà mi piace perchè è essenziale, riconoscibile, pulito. Nel nuovo logo c’è l’essenza della Roma e soprattutto di Roma. La Lupa e i gemelli sui colori della storia e della città certificano qualora ve ne fosse bisogno, che la Roma, la squadra, rappresenta la città di Roma. Concetto semplice, perfino ovvio ma non per tutti evidentemente. Non ci sono altri orpelli, altre sigle poco riconoscibili a livello internazionale perchè non ce n’è bisogno. Appesantirebbero l’idea, il concetto che è forte e netto. Anche il carattere è quello traianeo, che si può facilmente ritrovare in moltissime scritte incise nei maggiori monumenti della città eterna come l’Arco di Costantino ad esempio. (…) La scritta 1927 certificherebbe che la Roma è nata “seconda” rispetto alla Lazio? I romanisti hanno sempre ribattutto che avere la possibilità molti anni prima di chiamarsi Roma e scegliere invece Lazio è di per sè una sentenza definitiva.

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