Rialzarsi dopo la batosta di Udine e contestualmente iniziare con il piede giusto in Europa. La Roma giovedì aprirà il capitolo internazionale, dopo la vittoria di Tirana dello scorso maggio, a Razgrad contro il Ludogorets.
I giallorossi incrociano per la prima volta la formazione bulgara, reduce dalla vittoria in Supercoppa di quattro giorni fa. La formazione di Simundza è reduce da un ottimo periodo di forma: sedici le gare disputate sin qui, con quattro vittorie consecutive. Attualmente i bulgari sono secondi in classifica a 19 punti, a -1 dal CSKA 1948.
MODULO E UOMINI – Il tecnico sloveno attua un 4-2-3-1 molto rapido e verticale nelle transizioni offensive, che si appoggia molto in termini di qualità sull’ala destra – Bernard Tekpetey – che ha realizzato fin qui 5 reti stagionali. Vecchia conoscenza del nostro calcio: Despodov, con un passato al Cagliari e secondo i dati transfermarkt anche il calciatore in rosa con il maggior valore economico (3,5 milioni). La particolarità del Ludogorets riguarda la composizione della rosa: sono solo 8 i calciatori su 26 di nazionalità bulgara, diversi i giocatori sudamericani, soprattutto a centrocampo e in attacco.
NUMERI E PRECEDENTI – Per la Roma sarà la diciannovesima partecipazione all’Europa League (compresa la vecchia Coppa Uefa: 146 partite già disputate, con 79 vittorie, 29 pareggi e 36 sconfitte il bilancio complessivo nella competizione. La Roma ha incrociato 10 volte squadre bulgare, ottenendo 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta; nelle cinque partite fuori casa lo score è di 3 vittorie e 2 sconfitte. Il Ludogorets ha invece incontrato per 6 volte squadre italiane, vincendo un solo match – all’Olimpico contro la Lazio nell’Europa League 2013/2014, e ottenendo 1 pareggio, sempre contro i biancocelesti, e 4 sconfitte, 2 delle quali in casa. Josè Mourinho non ha mai incontrato il tecnico sloveno Ante Šimundža, mentre ha già incrociato il Ludogorets sulla panchina del Tottenham, con due vittorie tra andata e ritorno.