Il lungo addio di Zeman

Il lungo addio di Zeman

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20130106_zeman_roma_napoliLEGGO – F. BALZANI – A Trigoria la coltre di fumo e sogni lasciata da Zeman è ancora densa. Si è capito ieri quando il boemo è arrivato al Bernardini: i circa 50 tifosi presenti lo hanno investito d’affetto. Lui non ha risparmiato foto, autografi e qualche battuta. «Sono triste, è normale. Ho parlato con la società, sono venuto qui per questo. Soldi? Non ne abbiamo parlato, per quelli c’è tempo».[…]

Il boemo ha parlato separatamente prima con Baldini e poi con Sabatini: a entrambi ha detto che non si aspettava l’esonero 72 ore dopo la fiducia accordatagli. Poi è passato a dare l’in bocca al lupo ad Andreazzoli e ha salutato tutti: dai guardiani al barista. Dei giocatori ha visto solo Totti. «Ma non mi hanno giocato contro, sono altri i problemi», ha dichiarato il tecnico che a Mediaset ha poi dichiarato: «I tifosi meritavano più soddisfazioni, non ci sono riuscito ed è questo il dispiacere più grande per me. Perchè non è andata bene? Nella Roma ci sono problemi».

Intanto è andato in scena la prima a ranghi ridotti del duo Andreazzoli-Muzzi preceduta dal discorso alla squadra del nuovo tecnico: «Liberatevi delle paure», il succo. Giovedì, col rientro dei nazionali, toccherà a Baldini e Sabatini parlare ai giocatori. L’allenamento è durato 90 minuti e l’atmosfera è sembrata distesa con Totti che scherzava con Muzzi («Ti vedo ingrassato»). A proposito del neo vice allenatore: è stato bersaglio dei tifosi per il suo passato: «Un altro laziale a Trigoria». Infine, Osvaldo ieri ha twittato alla fidanzata che gli chiedeva se era ancora arrabbiato: «Ora non sono più ansioso». Merito dell’esonero di Zeman?

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