FOCUS CGR – Succede, a volte, di fare un salto di qualità e di non essere subito all’altezza delle tante aspettative create. Attese figlie di un cartellino probabilmente troppo costoso e dell’esser stato espressamente richiesto dall’allenatore, che ha saputo valorizzarti, seppur in una realtà più piccola come quella di Sassuolo, oggettivamente minore rispetto alla Roma.
INCOGNITA RUOLO – Ad inizio stagione, Eusebio Di Francesco lo impiega nel tridente come eterno destro, cercando di esaltare le qualità di impegno e generosità, oltre che una buona gamba, per trovare il giusto equilibrio e non sbilanciare troppo la squadra. Defrel si dedica generosamente alla causa giallorossa, ma la precisione sotto porta latita, perchè nelle poche volte in cui arriva alla conclusione lo fa in maniera frettolosa e poco lucida. Il primo ottobre, poi, è costretto a fermarsi per un infortunio al bicipite femorale che lo tiene a riposo quasi un mese. Gioca, non sempre titolare, fino al 1 dicembre, quando è nuovamente costretto a fermarsi per una contusione al ginocchio che sembra di lieve entità ma che lo costringe ai box per un altro mese e mezzo abbondante.
RILANCIO – Torna in campo il 24 gennaio in casa della Sampdoria, collezionando 4 presenze sulle 14 totali in queste partite, sino alla gara col Benevento di domenica scorsa, quando trova anche il primo gol in maglia giallorossa trasformando il calcio di rigore del 5-2 che gli viene lasciato da Dzeko. In questa seconda parte di stagione, anche con la Champions alle porte, Defrel troverà certamente spazio in un reparto che ha alcuni elementi non proprio al top della forma. Ha tante energie da spendere, qualche errore da farsi perdonare e voglia di dimostrare che, in fondo, l’unica richiesta estiva dell’allenatore alla società non finirà nel dimenticatoio e nella lista delle spese sbagliate.
