IL MESSAGGERO – S. CARINA – Stavolta si fa sul serio. La guerriglia nel pre-gara del derby – che ha portato all’arresto di quattro persone e al ferimento di altre otto – rischia di cambiare la storia delle prossime stracittadine. Per adesso la richiesta del Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, è di giocare di pomeriggio anziché di sera, ma per il derby di Roma potrebbero esserci ipotesi ancora più drastiche, come le porte chiuse o un’altra sede. Ospite di Novantaminuti su RaiSport1, è stato proprio Pecoraro a fare chiarezza: «I provvedimenti che prenderemo potranno dare una mano a normalizzare la situazione – ha spiegato – possono essere un segnale per le tifoserie e se non dovessero bastare pensiamo a misure più drastiche: porte chiuse o gare altrove. E questo sarebbe un danno grave per tutti i tifosi».
DERBY DI COPPA – Ma a preoccupare le istituzioni al momento è soprattutto l’eventuale derby che potrebbe profilarsi in coppa Italia se la Roma riuscirà a raggiungere la finale. Il Prefetto anche ieri ha ricordato di aver chiesto alla Lega di trovare una data diversa dal 26 maggio visto che quel giorno nella capitale ci saranno le elezioni amministrative. Prefettura e questura stanno pensando di anticipare la finale a sabato 25, alle 15 o alle 18. Quale sia il giorno, se venisse confermata la location dell’Olimpico e ci fosse il derby, il problema potrebbe diventare l’orario. «È chiaro che si gioca di sera, c’è un accordo», ha spiegato il direttore di Rai Sport, Eugenio De Paoli. La tv pubblica ha infatti sottoscritto un’intesa per trasmettere le prime serate di Coppa Italia: «Non viene nemmeno presa in considerazione l’ipotesi di spostare la partita alle 18. Tra l’altro gli incidenti lunedì sono avvenuti di pomeriggio». Per questo motivo rimane sempre in piedi la possibilità di spostare eventualmente la gara del 26 maggio a Milano.
PUNIRE I COLPEVOLI – A margine della presentazione dell’iniziativa “Il calcio per San Patrignano”, ieri è arrivata anche la reazione del presidente federale Giancarlo Abete: «Non è un motivo di soddisfazione il fatto che ci siano difficoltà a fare una partita serale. Tra l’altro l’opportunità dovrebbe derivare solo dalla contemporaneità delle partite o dalla fruizione dei telespettatori, invece è un grande peccato che il vincolo possa esserci per motivi di ordine pubblico. Bisogna cercare di rimuovere queste situazioni di negatività e colpire i soggetti protagonisti di questi eventi negativi».