CORRIERE DELLA SERA (L. VALDISERRI) – La maglietta l’ha studiata lui, dopo aver sentito sulle radio romane il commento che un telecronista inglese (Richard Whittle) aveva fatto dell’ultimo derby, vinto con una sua doppietta. «The king of Rome is not dead» , il re di Roma non è morto. Francesco Totti, domenica sera a Bari, ha scavalcato Roberto Baggio nella classifica dei marcatori di serie A di tutti i tempi: 206 a 205 e potevano essere 207 se non avesse sbagliato un rigore. Poiché è il capitano e il simbolo della Roma, quella che per altri sarebbe stata una grande festa per lui ha rischiato di essere una mezza tragedia. Non avesse segnato Rosi (di pancia!) al 95’, con che faccia avrebbe potuto gioire dopo un 2-2 che, contro una squadra già retrocessa, sarebbe stato peggio di una sconfitta? «Ringrazio Rosi: non avesse segnato, mi sarei sentito in colpa» . E invece è andato tutto per il verso giusto e la Fifa, ieri, sul suo sito ufficiale gli ha reso omaggio: «Totti incoronato moderno re dei gol» . Scontato il paragone con Roberto Baggio, giusto il modo con cui Totti ne è uscito con un dribbling: «Più forte io o lui? Ognuno ha il suo parere. Posso avere tanti difetti, ma ho un pregio: come calciatore e come uomo non conosco l’invidia. Così ringrazio Baggio per tutte le emozioni che mi ha dato sul campo, da amante del calcio.
Fino a due mesi fa mi davano per spacciato, mi criticavano spesso e volentieri, ero il male della Roma. Ora sono ritornato il leader». Baggio ha vinto due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Uefa e un Pallone d’oro. Totti ha vinto uno scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, un titolo marcatori e un Mondiale. Quello che a Baggio è sfuggito nella finale ’ 94, contro il Brasile, a Pasadena. «Ma Baggio giocò quella finale con una gamba sola per un infortunio. Io, al Mondiale 2006, ero al 40-50%» . Silvio Piola sembra imprendibile, con 274 gol. Non così Nordahl, Meazza e Altafini. C’è un record ancora più vicino, a cui Totti tiene come e forse più degli altri. Gunnar Nordahl è il giocatore che ha segnato più gol indossando la stessa maglia: 210 con quella del Milan. Ne mancano soltanto quattro. L’immensa fedeltà a una squadra sola, la sua Roma, rende unica la storia di Totti. Nonostante questo— o forse proprio per questo— Totti è meno amato di Baggio. La vera differenza tra i due, però, è un’altra. Chi scrive ha avuto la fortuna di seguire per il Corriere della Sera il Mondiale ’ 94. Prima di esplodere negli ottavi contro la Nigeria, Baggio era criticatissimo. Solo Arrigo Sacchi lo era più di lui. Dopo le tre deludenti gare contro Irlanda, Norvegia (sostituito dopo l’espulsione di Pagliuca) e Messico gli chiesi un autografo per un bambino americano suo tifoso. Baggio mi rispose: «C’è qualcuno che li vuole ancora?» . È diventato amatissimo da tutti nel tempo, Totti no. Totti è sempre stato e sempre sarà il «re di Roma» .