CORRIERE DELLO SPORT – Nino Pulvirenti di aeroplani(ni) se ne intende. La Wind Jet, una delle compagnie aeree low cost di maggiore successo, è sua. Sarà per questo che il Catania ha pensato a Vincenzo Montella. Che ieri, in serata, un volo l’ha preso, quello di ritorno a casa dopo un breve soggiorno a Taormina.
INCONTRO – Il luogo è già un indizio. Lì dove il numero uno della società etnea possiede due alberghi di lusso si è consumato uno dei passaggi- chiave del dopo- Simeone. Ufficializzato il divorzio dal Cholo, congedatosi dai rossazzurri con la risoluzione consensuale del contratto con un anno di anticipo sulla scadenza fissata per il 2012, il Catania ha ristretto il cerchio dei candidati alla panchina per il prossimo campionato.
L’accelerazione è arrivata con il ritorno in sede dell’amministratore delegato Pietro Lo Monaco dopo l’abituale tour di mercato svolto in Sudamerica per andare a caccia di nuovi talenti. E proprio Lo Monaco, insieme con Pulvirenti, si è confrontato ieri con Montella (che ha pranzato con il presidente) per verificare la fattibilità di un matrimonio che rientrerebbe nei canoni espressi in tempi non sospetti dai vertici societari, in cerca di un tecnico emergente, giovane e ambizioso, desideroso di crescere insieme con il club.
SNODO – Il faccia a faccia è andato bene. Il gradimento è reciproco. I margini di manovra per chiudere la trattativa sono buoni. A monte, c’è da risolvere un passaggio: Montella è ancora sotto contratto con la Roma. Un vincolo che va ovviamente spezzato prima di poter passare alla fase-2, quella in cui verranno rifiniti i dettagli riguardanti gli altri aspetti fondamentali dell’accordo: intesa economica, staff tecnico, comunanza di vedute sui progetti a breve e medio termine. Per il momento, il tecnico napoletano – che durante la sua permanenza in Sicilia ha anche visitato il nuovo centro sportivo di Torre del Grifo, a Mascalucia – si trincera dietro un silenzio assoluto.
ALTERNATIVE – Qualche tifoso, a Catania, è rimasto freddino davanti all’ipotesi Montella. I recenti trascorsi nella Roma, piazza nei confronti della quale il feeling è a dir poco scarso, non giovano alla popolarità dell’ex attaccante giallorosso, a segno nel 7-0 all’Olimpico del 2006, incontro dal quale sono scaturite le successive frizioni. Non è per questo motivo, però, che i dirigenti etnei tengono vive le altre opzioni. Nel caso in cui la trattativa con l’Aeroplanino non andasse a buon fine, il primo nome da prendere in considerazione resterebbe quello di Vincenzo Torrente, allenatore del Gubbio fresco di promozione in Serie B. Il tecnico degli umbri, già contattato dalla società catanese, potrebbe essere convocato a breve da Lo Monaco nei prossimi giorni per un incontro conoscitivo simile a quello avuto con Montella. Il terzo nome della lista resta quello di Dario Marcolin, attuale vice di Sinisa Mihajlovic alla Fiorentina e vecchia conoscenza della piazza dopo l’esperienza sulla panchina etnea come secondo del serbo nella seconda metà del campionato 2009-2010.