Sarà un’altra prima volta. Come quella dell’esordio assoluto del 2001, giunto addirittura in Champions, del suo primo gol in giallorosso, al Torino, nel 2003, o del primo derby vinto ,nel 2006, quello delle 11 vittorie consecutive e della sua esultanza cult sotto la Sud.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, si sentirà allenatore per davvero. Scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, perché adesso è a casa sua, dove sognava di essere fin da quando ha deciso di fare questo nella sua seconda vita: allenare, guidare, condurre. Cose che in campo gli sono venute sempre molto bene e che ora spera di riproporre anche dalla panchina.
E se l’avventura alla Spal non è andata come pensava, quella a Roma se la immagina completamente diversa. “La Roma non si può rifiutare, è successo anche a Pirlo con la Juventus”, dice lui “Ci sono uomini che rifiutano e altri che si buttano dentro. Avrei detto di no solo se avessi pensato che la squadra fosse scarsa. E invece penso che siamo forti e il lavoro ci farà fare belle figure e aiutare anche me come sviluppo di carriera. Dove lo vedremo tra qualche mese. Di certo mi sentirò l’allenatore della Roma, anche se pensavo di diventarlo con un processo più graduale”.