Ieri ad Appiano l’a.d. Beppe Marotta, il d.s. Piero Ausilio e il technical manager Lele Oriali si sono seduti intorno a un tavolo con Mauro Icardi, comunicando – anzi, ribadendo — all’argentino di essere fuori dal progetto. Dunque: Icardi dimentichi di giocare anche solo un minuto con l’Inter, pure se dovesse restare nerazzurro dopo la chiusura del mercato del prossimo 2 settembre. Con una postilla legata al mercato: rispetto a due mesi fa, ora per te sono arrivate due proposte, una della Roma e un’altra dal Napoli, e dunque faresti bene a valutarle con attenzione.
Come ricostruisce la Gazzetta dello Sport, a Mauro sarebbe stato comunicato di non far parte delle prossime liste per il campionato (quelle definitive saranno consegnate il 3 settembre) e per la Champions. Circostanza, questa, smentita con forza dalla società, che precisa di non aver mai fatto riferimento alle liste. E invece proprio attorno alla parola «liste» gira il racconto di Icardi: è questo infatti il trampolino che Wanda sarebbe pronta a sfruttare per valutare un’azione legale per mobbing nei confronti del club.
Non è un caso che il colloquio tra Icardi e l’Inter sia avvenuto ieri, a poche ore di distanza dalla presa di posizione di Icardi, che aveva fatto sapere tramite i suoi canali di voler rifiutare per il futuro qualsiasi altra soluzione che non si chiami Inter o Juventus, rispedendo dunque indietro i corteggiamenti di Roma e Napoli.