LA REPUBBLICA (G. CARDONE) – Le concorrenti italiane della Juventus hanno un’idea precisa su come replicare al colpo CR7 messo a segno dai bianconeri. Niente di paragonabile al Pallone d’Oro per curriculum e costi, ma si tratta comunque di un gioiello in grado di rendere più competitiva la squadra che riuscirà ad acquistarlo. È Federico Chiesa, il ragazzo che per Roberto Mancini rappresenta la base del nuovo progetto azzurro: ripartirà dal giovane fuoriclasse della Fiorentina, l’Italia ferita da questo bel Mondiale vissuto solo da spettatori. Il ct ha tanti dubbi, studia i talenti capaci di far crescere la Nazionale: la certezza è Chiesa, neanche 21 anni ( li compirà il 25 ottobre), il prototipo dell’attaccante moderno perché duttile, veloce, potente, tecnico ( ambidestro), instancabile e soprattutto con una dote rara: sa giocare con e per la squadra. È il motivo che ha spinto Ancelotti a chiederlo come primo acquisto appena sbarcato a Napoli: a De Laurentiis ha parlato subito di lui. Solo che la Fiorentina pretende 70- 80 milioni e allora gli azzurri hanno chiuso per Verdi, in attesa di capire se si potrà ripartire all’assalto più avanti, magari dopo qualche cessione eccellente.
Un progetto chiaro su Chiesa ce l’ha l’Inter. Spalletti sogna un tridente con lui, Nainggolan e Perisic alle spalle di Icardi, una trequarti completa, perfetta. È stato acquistato Politano dal Sassuolo, ma l’idea è puntare comunque al piccolo fenomeno della Fiorentina, cedendo Candreva e se necessario lo stesso Perisic, visto che il Manchester United sarebbe pronto a offrire 50 milioni per uno dei protagonisti del Mondiale. Mourinho aveva provato a portare il croato in Premier già l’anno scorso, tuttora non si spiega cosa sia andato storto, tornerà alla carica con determinazione nelle prossime settimane. Ma il piano è quello: l’Inter vuole rispondere alla Juve con Chiesa, anche se sa benissimo che convincere la Fiorentina sarà complicatissimo, e non solo per una questione di soldi. Il ragazzo, idolo indiscusso della tifoseria viola, nel novembre scorso ha rinnovato il contratto fino al 2022, l’ingaggio non è proprio all’altezza dei 70 milioni richiesti per il cartellino (1,5 milioni più bonus per arrivare a 1,8 netti a stagione), ma anche il papà Enrico gli ha consigliato di restare un altro anno a Firenze: insomma serve davvero una proposta indecente per ribaltare lo scenario. Spalletti ha già spiegato a Suning che, portato a casa Nainggolan, è Chiesa l’uomo dei sogni, quello per cui vale la pena fare il sacrificio sempre rinviato. Ovviamente dopo aver accumulato un bel po’ di soldi dalle cessioni: le regole imposte dall’Uefa all’Inter per il Fair Play Finanziario sono rigide.
Più libera di agire la Roma, altra rivale della Juve che pensa di portare Chiesa al centro del proprio mondo. I 70-75 milioni che arriveranno per Alisson – da Liverpool o Chelsea, sfida alle battute finali – serviranno anche per presentare alla Fiorentina una proposta di quelle che fanno vacillare, diciamo intorno ai 50 milioni. Se respinta, i giallorossi vireranno su Suso o Berardi. Della Valle assicura che il gioiello resterà nella cassaforte di famiglia, almeno per quest’anno, i tifosi viola sperano che l’affare Pjaca – la Juve sta cedendo il croato alla Fiorentina – non sia la premessa per il Bernardeschi bis, nel 2019. Se in bianconero finirà pure Chiesa, le rivali italiane si arrenderanno. Forse definitivamente.