Io c’ero quel giorno a Brescia

Io c’ero quel giorno a Brescia

SHARE

TOTTICORRIERE DELLO SPORT – G. D’UBALDO – Quel giorno io c’ero. Capocronista del Corriere dello Sport-Stadio sulla Roma. La trasferta di Brescia non è mai stata facile, non lo era sulla carta neppure per quella Roma. Il presidente era Giuseppe Ciarrapico, finito in carcere otto giorni prima per lo scandalo Safim. Quella domenica di inizio primavera l’allora medico sociale, Fabio Pigozzi, apprese che Claudio Caniggia, che firmò uno dei due gol della vittoria della Roma al Rigamonti, era risultato positivo alla cocaina. Il caso scoppiò qualche giorno dopo. Il povero Vujadin Boskov faceva fatica a gestire la squadra in quelle condizioni, ma da qualche settimana aveva chiamato il giovane Totti ad allenarsi in prima squadra. Anche se di attaccanti ne aveva già tanti: Caniggia, Rizzitelli, Carnevale e Muzzi. Vedere giocare Francesco era uno spettacolo anche in allenamento. Boskov gli regalò pochi minuti nell’esordio in serie A (e un’altra manciata di minuti ad Ancona, due settimane dopo) perchè aveva intuito che sarebbe stato ricordato come l’allenatore che aveva fatto debuttare il campione che sarebbe entrato nella storia. (…)

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.