IL ROMANISTA – P.A.COLETTI – Borini scala posizioni, in nazionale come nella Roma. Nell’allenamento mattutino di ieri il ct Prandelli lo ha provato in coppia con Mario Balotelli.
Una bella iniezione di fiducia per il giovane attaccante giallorosso che ogni giorno che passa ha sempre più possibilità di entrare nella lista dei 23 che partiranno per l’Europeo. Una crescita costante quella di Borini, che come ha dimostrato a Roma, non si ferma mai. Ad inizio anno era arrivato a Roma accompagnato da qualche perplessità e non era di certo il preferito di Luis Enrique.
Col sudore, la fatica, l’entusiasmo, la grinta e la determinazione Borini si è guadagnato il posto di titolare, quasi insostituibile. Stesso percorso che il numero 31 giallorosso sta facendo in maglia azzurra. La sua convocazione ha stupito molti, soprattutto colleghi del calibro di Osvaldo, Matri e Pazzini che si sono visti scavalcare da questo giovane tutto corsa e gol. Fin dal primo giorno di ritiro Borini ha messo tutto se stesso e Prandelli ha apprezzato. Due giorni fa è arrivato il gol in amichevole giocando però in coppia con Destro, non certo il titolare dell’attacco azzurro. (…)
L’ex allenatore della Fiorentina lo ha provato accanto a un big: Mario Balotelli. Un segnale? Un’indicazione? Questo non è dato saperlo. Va detto che alla partitella di fine allenamento di ieri non hanno preso parte Di Natale e Cassano, ma comunque Borini ha scalato posizioni nelle preferenze di Prandelli. Nella conferenza di due giorni fa il ct aveva detto: «Tutti e sei gli attaccanti meritano di essere qui , sono tutti molto interessanti. Mi stanno convincendo, verificherò nei prossimi giorni. Con tutti e sei si possono provare più cose. Se li terremo tutti, sacrificheremo un difensore». Prandelli ha scelto un’Italia offensiva e giovane. Entro il 29 maggio, giorno dell’amichevole di preparazione contro il Lussemburgo a Parma, il ct dovrà scegliere gli uomini a cui affidarsi. Borini, dopo l’ultimo attestato di stima ricevuto ieri, è quasi certo di esserci.
Chi è sicuro di partire per Polonia e Ucraina è Daniele De Rossi. Il centrocampista ha iniziato il ritiro con il problema della frattura all’indice della mano destra, che lo ha costretto a saltare qualche allenamento iniziale. Ma ormai già da tre giorni è tornato a pieno ritmo a disposizione di Prandelli. Il ct, che stravede per lui, gli affiderà le chiavi del centrocampo in coppia con Pirlo, e nell’amichevole di due giorni fa lo ha provato da perno centrale.
(…)Buffon, De Sanctis e Sirigu hanno usufruito di qualche giorno di vacanza in più visti gli impegni con i rispettivi club (finale di Coppa Italia e campionato francese). Il portiere della Juve in un’intervista a Sky ha parlato dello scandalo scommesse: «Per chi conosce il calcio sa cosa succede in certe situazioni. A volte, come si dice, sono meglio due feriti che un morto. Ogni tanto qualche conto è giustificabile». Parole forti, non certo appropriate in un momento come questo. Una risposta l’ha già data Prandelli invitando a Coverciano per questo lunedì Simone Farina e Fabio Pisacane, i giocatori che si sono ribellati a tentativi di corruzione nel calcio. A Coverciano ieri ha parlato anche Sebastian Giovinco. Un altro che insieme a Borini rappresenta la nuova Italia. Quella giovane, determinata e offensiva voluta da Prandelli. «Il ct non ha mai guardato alla questione della mia altezza. E il merito è tutto suo, ha costruito una Nazionale senza troppi giocatori fisici e anche il Barcellona ha vinto senza giocatori fisici» ha spiegato l’attaccante in comproprietà tra Parma e Juventus. Giovinco ha poi rivelato che «il clima che si respira in gruppo è positivo, abbiamo consapevolezza nei nostri mezzi e soprattutto c’è entusiasmo, dunque ci sono tutte le basi per far bene».
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