IL TEMPO (S. PIERETTI) – L’Italia riparte da Zaniolo. Dopo aver conquistato la qualificazione ai prossimi Europei, il commissario tecnico Roberto Mancini cambia totalmente la formazione in vista della sfida di questa sera (diretta tv su RaiUno alle ore 20.45) contro il Liechtenstein. Il centrocampista giallorosso è uno dei tanti giocatori che potrebbe rappresentare un valore aggiunto al gruppo azzurro, ormai consolidato; Mancini ha già sottolineato di voler confermare il gruppo attuale, agli Europei andranno i giocatori che hanno conquistato sul campo la qualificazione, restano in ballo un paio di posti. Accanto a sé Zaniolo avrà Cristante, altro romanista che – come il compagno – dovrà lottare fino alla fine per un posto nella lista che il tecnico azzurro consegnerà all’Uefa a fine maggio.
La partita odierna non presenta oggettivamente ostacoli, per questo l’allenatore di Jesi manderà in campo una formazione completamente differente rispetto a quella che ha battuto la Grecia sabato scorso allo stadio Olimpico. In porta ci sarà Sirigu, sulle corsie esterne spazio a Di Lorenzo e Biraghi con Romagnoli e Bonucci nel cuore della retroguardia. In mezzo al campo Cristante sarà il centrale, con Verratti e Zaniolo schierati come interni. Al centro dell’attacco torna Belotti, con El Shaarawy e Bernardeschi sugli esterni.
Ieri in conferenza stampa l’allenatore della Nazionale che sarà alla guida della Nazionale fino al Mondiale del 2022 (con la qualificazione all’Europeo è scattato il prolungamento automatico) ha ribadito la volontà di lasciar spazio a tutti i suoi giocatori. «Mi piacerebbe gratificare quelli che fino a oggi hanno giocato di meno – ha dichiarato il ct dell’Italia – loro hanno apprezzato comunque il fatto di essere stati chiamati. Poi mi piacerebbe provare altri giovani giocatori per il post Europeo. Ma il desiderio maggiore è quello di fare trenta punti per essere testa di serie all’Europeo: è questo il nostro obiettivo primario. E quindi dovremo cercare di fare il massimo fino alla fine delle qualificazioni».
Un messaggio alla squadra in vista delle ultime tre partite del raggruppamento che vede l’Italia in testa a punteggio pieno. Finora le difficoltà sono state superate di slancio, come lo stesso Mancini sottolinea con un certo orgoglio. «Siamo andati sotto contro la Bosnia – ricorda il ct – loro fecero una partita straordinaria, ma noi riuscimmo a vincerla, pur con qualche difficoltà, siamo andati sotto in Armenia, e siamo riusciti a ribaltare il risultato. La verità è che ogni partita presenta delle difficoltà, non ci sono più sfide scontate. Mi farebbe piacere giocare le due amichevoli di marzo con Nazionali di livello. All’Europeo sarà diverso perché ci saranno squadre che proporranno calcio. E quando l’Italia trova formazioni che giocano a calcio, per noi è un vantaggio perché secondo me ce la possiamo giocare con tutti. A parte la Francia che ha una squadra molto giovane, ed è quindi destinata a migliorare ancora, tutte le altre sono squadre con giocatori bravi, come noi. Ma nessuna ha Leo Messi».
La partita di questa sera potrebbe consentire a Mancini di eguagliare il record di
vittorie consecutive ottenuto da Vittorio Pozzo. Ma il tecnico chiude il discorso con una battuta inconfutabile. «Il record? Manca solo una partita e due Mondiali – afferma sorridendo – Vittorio Pozzo è un mito, ha vinto due Mondiali e un’Olimpiade, è inutile parlare di questa cosa». In chiusura un messaggio non tanto velato ai presidenti che hanno allungato oltremodo la stagione. «Se potessi cambiare qualcosa, farei terminare il campionato un po’ prima – conclude Mancini – siccome non è possibile, non chiediamo niente…».