Iturbe al Torino, Baldissoni per Jesé vola da Pallotta

Iturbe al Torino, Baldissoni per Jesé vola da Pallotta

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LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) – Armadietto  svuotato e valigie chiuse per la seconda volta in un anno, sperando che in questo caso il biglietto sia di sola andata. Iturbe prova a ripartire dal Torino, alla ricerca del suo angolo di gloria nel mondo, dopo aver pensato – dal passaggio a Roma nell’estate del 2014 – di portelo trovare nella capitale. Dodici mesi fa il trasferimento al Bournemouth: tanta voglia e la speranza di giocare almeno con continuità, ritrovandosi invece anche lì ai margini. Ora ad aspettarlo c’è Mihajlovic. Una nuova avventura, che parte con il prestito di cinque mesi, e il diritto di riscatto fissato a 12milioni. A Trigoria chiudono gli occhi, auspicando che questa sia la volta buona per sgravarsi di un contratto lungo e oneroso (2,5 milioni fino al 2019). In queste ore Iturbe svolgerà le visite mediche – ritrovando a Torino gli ex compagni Castan, Iago Falque e Ljajic – mentre Massara stringe i tempi per dare a Spalletti un altro attaccante esterno. Il tecnico ha dato l’ok per un trasferimento così veloce proprio perché ha avuto l’assicurazione che un altro giocatore sta per arrivare. E tutto sembra portare a Jesé del Psg.

Giocatori che vanno e vengono, dirigenti che si trasferiscono negli Usa. È il dg Baldissoniad aver raggiunto a Miami il presidente Pallotta, per una full immersion di un paio di giorni. In agenda la questione stadio, per fare il punto dopo l’incontro di fine anno con la Raggi, ma anche i dubbi legati all’ufficio marketing, che pure dopo l’arrivo di Colette – dal Barcellona nell’ottobre del 2015 – non è riuscito a mettere uno sponsor sulle magliette giallorosse. Tra i discorsi, poi, il budget da utilizzare sull’attuale mercato e i rinnovi contrattuali che la società dovrà affrontare. In primis quelli in scadenza di Spalletti, Totti e De Rossi, ma anche l’adeguamento di Nainggolan. Ed è il fratello di Radja a parlare della situazione del fratello, alla Gazzetta di Anversa, ammettendo: «Gli ho detto chiaro e tondo che dovrebbe andare al Chelsea, lì si gioca il calcio ideale per la sua tempra. Ma lui ama troppo la Roma». Non sente ragioni, Nainggolan, e aspetta che il club di Trigoria gli venga almeno incontro economicamente, come da promessa fattagli la scorsa estate.

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