L’intenzione di Pallotta è chiara: vuole prendere tempo. Come scrive il Messaggero, il presidente giallorosso infatti non vuole uscire dopo 9 anni con una minusvalenza dall’asset-Roma, per il quale con i suoi soci ha versato dal 2011 circa 270 milioni. La nuova offerta di Friedkin si aggirerebbe a sui 570, comprensiva dei debiti (278,5) e di 20 milioni legati alle 12 società controllate. Friedkin avrebbe saldato la prima rata di 200 milioni entro 10 giorni, per poi versarne altri 100 nel giro di un mese. Nei 570 milioni sarebbero stati compresi anche un versamento nelle casse societarie di una novantina di milioni, 55 come completamento dell’aumento di capitale già varato e 35 per ulteriore necessità di liquidità. Pallotta, però, l’ha rigettata. Indice di come non prenda, al netto delle smentite, nemmeno in considerazione una proposta che anziché farlo uscire con una plusvalenza di 90 milioni – come sarebbe accaduto con l’offerta originaria – ora lo vedrebbe in perdita.