Come in ogni telenovela che si rispetti, ecco l’ennesimo colpo di scena. Stavolta va in scena in Algarve, in Portogallo, dove la Roma è in ritiro da un po’ e da dove ieri è partita una telefonata con destinazione Torino. Da una parte il cellulare di José Mourinho, dall’altra quello di Paulo Dybala, che da qualche giorno è tornato nel capoluogo piemontese e continua ad allenarsi da solo, in attesa di capire cosa ne sarà del suo futuro. E proprio di questo ha voluto parlare Mourinho, che aveva già chiamato il fantasista argentino qualche giorno fa e che ieri ha voluto replicare la telefonata.
Come scrive la Gazzetta dello Sport Mou sta alzando l’asticella, perché sa bene che un pertugio per potersi infilare esiste e non vuole farsi sfuggire l’occasione. Del resto, dopo ave perso la fantasia di Mkhitaryan l’allenatore portoghese ha sempre indicato in Dybala il suo preferito. Ribadendolo più volte anche a Tiago Pinto, il general manager giallorosso, che però deve fare anche i conti con un bilancio da sistemare e un monte ingaggi da sforbiciare. Insomma, quando Dybala chiedeva sette e più milioni di euro all’anno, la Roma si era chiamata subito fuori. Oggi che il tempo passa e le condizioni posso essere diverse, allora ha voglia di rituffarcisi dentro, anche per capire se ci sono le condizioni per piazzare il colpo a sorpresa.
Intendiamoci, portare Dybala a Roma non è facile e non lo sarà neanche nei prossimi giorni. Proprio perché l’Inter resta in pole e perché c’è anche il Napoli che pressa, voglioso di piazzare anche lui un colpo che possa rianimare una piazza giù di morale per le partenze dei vari Koulibaly, Insigne e Mertens. Ma Mou con Dybala è stato molto chiaro, anche nella telefonata di ieri, ribadendogli la sua grande stima e ricordandogli cosa è capace di trasmettere la gente giallorossa, soprattutto in un momento come questo, di grande esaltazione popolare.