IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) – Paradosso: Rick Karsdorp non è un terzino, nel senso che non sa difendere come un terzino vero e a destra gioca con davanti Patrik Schick, che fa l’ala ma non è un’ala classica, non un esterno alto da 4-3-3. Eppure, l’olandese si impegna a difendere, cerca di imparare e chissà se alla fine lo farà davvero. Il ceco, quello visto con il Milan, rincorre gli avversari, attacca il terzino e quando può, taglia il campo come dovrebbe fare il famoso esterno destro alto dal piede invertito. Tutto si può, insomma, basta avere la testa e la voglia di farlo. Durerà? Chissà. Di sicuro la prestazione dei due è stata apprezzabile e l’esperimento potrà essere ripetuto. R&P, sulla stessa fascia e da titolari, non avevano mai giocato insieme prima dell’altra sera. E’ capitato che si siano trovati contemporaneamente in campo, magari con ruoli diversi rispetto a domenica. L’unica volta che Rick si è trovato Patrik più o meno sulla stessa linea è stato a Milano, un girone fa: Milan-Roma, la notte del 3-4-1-2. Quando il trequartista Pastore ha fatto da spalla alla coppia Dzeko-Schick.
INTRECCI – Esperimento fallito a San Siro. Nelle altre occasioni in cui l’olandese ha cominciato la partita tra i titolari si sono incrociati solo per qualche minuto: in Roma-Torino, Karsdorp aveva davanti Under (Schick è entrato al posto di Kluivert al 72esimo e Rick ha lasciato il posto a Santon dopo 80 minuti); a Bergamo il terzino olandese aveva davanti Zaniolo, Patrik non è mai stato del match. Tre occasioni e mai col 4-3-3, modulo visto di nuovo contro il Milan, partita in cui l’asse di destra per la prima volta è stata composta da Karsdorp e Schick, i due acquisti di Monchi dell’estate 2017. Di Francesco sta lavorando molto su Schick, sull’atteggiamento che deve tenere anche quando la palla ce l’hanno gli altri. E’ chiaro che Patrik, da qui in avanti, avrà il suo spazio anche da attaccante centrale, ruolo che ama di più, ma fin quando non tornerà a disposizione Under e nel 4-3-3, sarà lui il primo riferimento esterno. Contro il Milan, Eusebio ha voluto sfruttare il momento di forma di Patrik, sapendo di rompere certi equilibri di catena schierandolo davanti a Karsdorp, ma alla fine ha vinto la scommessa: il ceco ha risposto bene, Rick ha tenuto botta, pur mostrando limiti difensivi. Il gol del Milan è arrivato da errori di singoli e non di squadra. La nuova fascia destra è intrigante, ci si può lavorare.