A guardare i numeri, in fin dei conti, non è che ci sia tutta questa differenza. Nel senso che la scorsa stagione, di questi tempi, Justin Kluivert con l’Ajax aveva giocato in tutto 23 partite e segnato sei reti. Oggi l’olandese a Roma è fermo a 22 partite, con due sole reti. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Di Francesco, però, da lui si aspetta un salto di qualità a breve. Almeno nella selezione delle scelte e delle giocate, che è un fattore che fa la differenza per uno che gioca nel suo ruolo e ha quella velocità lì. Ad affrontare la questione, nel frattempo, ci ha pensato ancora una volta papà Patrick, che dall’Olanda ha parlato del momento di suo figlio. «Non credo che Justin abbia fatto bene ad andare via dall’Olanda così giovane – ha detto l’ex centravanti di Milan e Barcellona –. Ho sempre detto che sarebbe dovuto rimanere un altro anno ancora o forse anche due all’Ajax. (…).Ma nel momento in cui ha deciso di andare, ha fatto bene ad andare a Roma, una città dove si trova molto bene. (…). Sono curioso però di capire come andrà la prossima stagione e se avrà eventualmente più occasioni per giocare titolare».Già, anche se poi la Roma in realtà si aspetta un passo avanti da Kluivert già in questa, magari in questi ultimi 5 mesi di stagione che mancano da qui alla fine. Soprattutto ora che nel suo ruolo mancano comunque due pedine importanti come Diego Perotti e Cengiz Under, il che sulla carta gli avrebbe dovuto aumentare le possibilità di scendere in campo da parte del baby olandese. Ed invece a sinistra il titolare continua ad essere Stephan El Shaarawy, mentre a destra le soluzioni scelte nelle ultime uscite da Di Francesco sono ricadute su Alessandro Florenzi e Patrik Schick.