Leggera ansia e tanti applausi. Manu Koné è stato uno dei grandi protagonisti di Francia-Croazia. Quasi fino alla fine. Perché, nelle battute conclusive del secondo tempo supplementare, il centrocampista ha lasciato il campo zoppicante, sostituito da Zaïre-Emery. Il motivo? Crampi. E nulla di più. Un problema inesistente, insomma. Un falso allarme che non mette in pericolo la sua convocazione in ottica Lecce.
Era solamente stanco perché non si è risparmiato un minuto. I media francesi l’hanno elogiato in lungo e in largo scrivendo che Koné è «pieno di personalità», un «valore aggiunto», ma anche «spettacolare e audace». Chapeau: solo voti alti in pagella. (…)
Deschamps sta preferendo Koné a Camavinga e Guendouzi. Nella Roma, invece, il francese sta attraversando un momento interlocutorio dopo l’exploit nella prima parte di stagione. Ranieri l’ha schierato titolare nelle ultime tre partite di campionato (in due occasioni l’ha sostituito dopo un’ora), mentre nella doppia sfida contro l’Athletic Bilbao, gli ha concesso solo una decina di minuti nella gara d’andata. Pochi, considerando l’importanza della posta in palio.
Adesso gli manca l’ultimo step: tornare a essere protagonista in giallorosso dopo un calo di rendimento dettato da tanti fattori. (…) Lo scrive il Corriere dello Sport.