La Figc conferma: cori di discriminazione, manifestazioni razziali e qualsiasi forma di violenza nei confronti dei direttori di gara, non saranno più tollerati. La nuova governance federale prova ad arrestare la deriva degli ultimi mesi, che ha registrato l’escalation sia dei cori contro Napoli e i napoletani, ormai un malcostume diffuso, sia delle aggressioni agli arbitri, cresciute in quantità e, soprattutto, veemenza. «Ne ho parlato sabato sera con il presidente dell’Aia, Nicchi, e il designatore di A, Rizzoli – ha spiegato Gravina – invitandoli all’applicazione rigida del protocollo previsto». La norma esiste dal 2013 […]. «C’è il primo annuncio – ha spiegato il numero uno Figc – nel secondo si riuniscono le squadre a centrocampo. Se si continua (con i cori, ndr ) si va nello spogliatoio e poi si annuncia che la partita è stata sospesa». Nonostante i ripetuti casi, però, la norma non ha mai provocato una sospensione. «Noi denunciamo – ancora Gravina –, ma poi non è facile far uscire migliaia di persone dallo stadio. Dopo la sospensione della partita, poi, il problema è del funzionario di pubblica sicurezza»
Fonte: Gazzetta dello Sport