CORRIERE DELLO SPORT – A. MAGLIE – Costerà fra i duecento e i trecento milioni di euro, ospiterà fra i cinquantacinquemila e i sessantamila spettatori, sarà pronto fra tre anni (l’obiettivo è inaugurarlo nella stagione 2016-2017). Ecco lo stadio della Roma che sorgerà nella zona sud della città, parafrasando Adriano Celentano, laddove c’era un Ippodromo (quello di Tor di Valle). Lo hanno presentato ieri con una doppia conferenza, italiana e americana, roba da sbarco sulla luna. Da una parte, a Orlando, c’era il presidente, James Pallotta, l’amministratore delegato, Italo Zanzi, il suo predecessore, Mark Pannes, e, soprattutto, Luca Parnasi (…)
IL VOLANO – Il nuovo stadio della Roma (Parnasi che ha sposato Christiane Filangieri, la protagonista della fiction «Ho sposato uno sbirro», è tifosissimo giallorosso) può essere un bel volano, quanto meno a livello di risonanza mediatica. Ieri le immagini di Parnasi che firmava gli accordi con Pallotta sono rimbalzate, via satellite, da Orlando a Roma, dalla patria di Topolino alla patria del Gladiatore cinematografico Russel Crowe. Forse per questo, tra i grandi “stadi” della capitale, Zanzi ha nominato anche il Colosseo che, in realtà, per la città (e per l’umanità) è qualcosina di più di un semplice impianto sportivo. In ogni caso, per restare alla storia, si può veramente dire «il dado è tratto». (…)
IL PROGETTO – Parnasi ha spiegato che per edificare questo stadio che verrà probabilmente progettato dall’architetto statunintense Dan Meis (suo è lo Staples Center, dove giocano i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant e i Los Angeles Clippers) verranno impiegati mille operai che lavoreranno per due anni. Il terzo anno (che poi sarebbe il primo dei tre) sarà utilizzato per ottenere tutte le autorizzazioni che si accompagnano a un intervento urbanistico. Ed è quel primo anno che contiene dal punto di vista dei tempi le maggiori incognite, gli altri due sono agevolmente programmabili. Il costo dello stadio dipenderà da cosa la società vorrà metterci dentro.