La nostalgia (degli juventini). Il rimpianto (degli interisti). E la gioia della Roma : ne godono il cuore dei tifosi giallorossi e i risultati di Mourinho . Uno come Paulo Dybala è nato per smuovere i sentimenti di chi ama il pallone, oltre che la classifica. Quanto sta facendo in queste sue prime settimane nella Capitale lo rimette al centro del nostro calcio. Dopo la primavera delle lacrime e l’estate delle tensioni, per la Joya si è aperta un’era nuova. A Roma, intanto, Dybala gioca, e già questo per qualcuno è una sorpresa. […]
Come scrive Stefano Agresti su la Gazzetta dello Sport, i giallorossi hanno disputato otto partite ufficiali e lui non ne ha saltate nemmeno una. È stato sempre titolare, tranne che nella gara di giovedì contro l’ Hjk Helsinki : Mou lo ha buttato dentro nell’intervallo perché l’incontro stava prendendo una piega fastidiosa e Paulo l’ha sbloccato in sessanta secondi. È come se, ritrovata la serenità dello spirito, Dybala abbia recuperato anche la condizione e la salute. Corpo e mente vanno a braccetto: in salita o in discesa, comunque assieme. Tant’è vero che in queste otto prime partite ha inciso moltissimo: ha segnato quattro gol, ne ha costruiti altri due per i compagni. Trasmette sempre la sensazione di poter inventare qualcosa di decisivo; tocca la palla, si accende, illumina come faceva un tempo (il tempo bianconero). Se sta bene, Paulo probabilmente è ancora il miglior calciatore della Serie A, come nel 2020 quando venne nominato Mvp del torneo. Di sicuro è il più tecnico, il più divertente, il più coinvolgente. Non a caso due fenomeni come Del Piero e Totti nei confronti della Joya provano la medesima ammirazione: un po’ rivedono i loro piedi nei suoi, il loro genio nel suo. […]
A Torino forse erano convinti di essersi tolti un peso, certamente ritenevano chiusa un’epoca e magari avevano anche ragione: bisogna avere la forza di separarsi, quando le cose non funzionano. Fatto sta che dal divorzio, finora, ne è uscito molto meglio Dybala. […] Era tutto deciso, il fantasista aveva scelto l’ Inter , ha atteso a lungo che la situazione del club si definisse: aveva la penna stilografica in mano, voleva solo firmare il contratto. Ma le scelte sono state differenti. […] Alla fine, si è stancato di allenarsi da solo, e ha puntato tutto sulla Roma. Lasciando per strada nostalgia e rimpianti. E andando a seminare gioia.