IL MESSAGGERO (S. RIGGIO) – Domani la Lega serie A potrebbe eleggere il nuovo presidente e l’amministratore delegato. Il nome è stato proposto da Claudio Fenucci (Bologna). Si tratta di Giuseppe Vegas, presidente della Consob in scadenza il 15 dicembre, più volte viceministro dell’Economia e delle Finanze. Diffusa da ambienti vicini al ministro Lotti, nell’apprendere la candidatura Vegas si sarebbe detto onorato della proposta, ma si è comunque riservato di accettare solo qualora il nuovo incarico non confligga con la sua esperienza alla Consob. Tre, invece, i papabili per il ruolo di ad: Tom Mockridge (ex numero uno di Sky Italia), Luigi De Siervo (attuale ad di Infront) e Marzio Perrelli (ceo di Hsbc Italia). Una nuova governance per evitare lo spauracchio del commissariamento e non andare oltre l’11 dicembre (scadenza del mandato di Carlo Tavecchio come commissario di Lega). Al quarto piano di via Rosellini le 20 società hanno avuto questa priorità, cercare un’unità di intenti per dare una risposta simbolica ma forte a Giovanni Malagò, presidente del Coni. «C’è una precisa scelta della serie A per evitare il commissariamento della Figc. Poi, c’è da stabilire se con la serie A assente si può commissariare la Figc», le parole di Tavecchio.
LA PAURA È la paura del commissariamento a tenere unita la Lega. Ieri abbracci e strette di mano tra i presidenti. Restano i mugugni di Juventus, Inter e Roma. Uno scenario che fa ben capire la necessità di eleggere un nuovo presidente perché si possa scongiurare la minaccia del commissariamento e si possa procedere all’elezione federale (possibile data delle elezioni il 22 gennaio). Un’unità di intenti che sembra essere più forma che sostanza. Possibile che il neo-presidente resti in carica findopo la nomina del vertice Figc (si parla di Gabriele Gravina con Alessandro Costacurta al club Italia) e si dimetta subito dopo.
BOTTA E RISPOSTA «Malagò vuole commissariare la Figc? Secondo me dobbiamo rifondare un po’ tutto lo sport italiano. Se c’è da commissariare la Figc vedremo, non c’è nessuno che può fare il primo della classe», le parole di Urbano Cairo. Da Bari (oggi la Giunta Coni taglierà altri 2,5 milioni al calcio) è arrivata la risposta del numero uno del Coni, che nel 2014 non essendo lui ma Napolitano il commissario ad acta non poteva mettere mano allo statuto: «Forse ha ragione Cairo. Non c’è una sola ricetta per dare una mano al calcio. Se riesce da solo a tirarsi fuori da quello che è sotto gli occhi di tutti, va bene». Nel frattempo Michele Scannavini, presidente dell’Agenzie Ice, si è tirato fuori per il ruolo di consigliere delegato della Lega serie A «per motivi di incompatibilità lavorativa»
DIRITTI TV Proprio perché la priorità era trovare un accordo sulla governance, si è deciso di rinviare alla settimana del 18 dicembre l’approvazione del bando dei diritti televisivi, accogliendo una proposta di Aurelio De Laurentiis. Una volta presa questa decisione, Infront – l’advisor della Lega serie A – ha voluto ribadire ai presidenti la necessità di non andare oltre metà gennaio per l’assegnazione dei bandi. Le tempistiche sono in questo caso vitali perché bisogna avere il tempo necessario in caso le offerte presentate non siano ritenute congrue dall’assemblea. Ed è proprio per questo che, sempre nel corso della riunione, è stato presentato il Canale della Lega. Pare sia stato apprezzato e che diventerebbe realtà nel caso in cui le varie offerte degli operatori per i diritti tv non dovessero soddisfare le attese.