LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) – Brusca frenata per una Roma capace di prendere in un solo pomeriggio genovese tanti gol quanti ne aveva subìti in sette partite di campionato. Tra le proteste per un paio di discutibili decisioni arbitrali – la punizione di Ruediger e il fuorigioco di Dzeko– e le indiscrezioni di mercato che restituiscono all’esterno (e all’interno) un senso di precarietà – i giallorossi escono sconfitti per 3-2 contro la Sampdoria. E non accadeva dal 25 settembre scorso che De Rossi e compagni subissero una tripletta in trasferta, per la precisione dalla gara col Torino. Ora la Juventus vola a più quattro virtuali (in attesa di recuperare la gara col Crotone), pronta a mettere a segno un’ulteriore beffa, con l’acquisto di Paredes.
Elementi che, tutti insieme, sta provando a gestire Spalletti. «I giocatori sono tutti distrutti – svela il tecnico – era una partita in cui avremmo dovuto per forza far bene, invece così diventa un vantaggio per quelli che ci inseguono, e a noi dispiace, perché potevamo fare di più. È mancata un po’ di maturità: nel primo tempo siamo stati in difficoltà perché loro pressavano forte e noi avremmo dovuto farli girare un pochettino. Nella ripresa siamo entrati meglio, siamo passati in vantaggio, ma poi poco bravi a leggere questo batti e ribatti». E sugli episodi arbitrali? «Dzeko non è in fuorigioco, c’è poco da fare. La Rocca di Ercolano (sottolinea la provenienza geografica del guardalinee) si è distratto un attimo e ha interpretato male la situazione. L’arbitro aveva dato il rigore, però lui glielo annulla. E questo episodio ci disturba, perché è di lettura facilissima per un guardalinee della qualità di quelli italiani». Ma c’è altro nella sconfitta di ieri. «La scelta di mettere Vermaelen al posto di Manolas? E mica ho messo uno qualsiasi – spiega il tecnico – volevo mettere uno che giocasse la palla in funzione della loro pressione. Non voglio più parlare di mercato, la squadra ce l’ho forte e bisogna solo pensare a fare risultato».
Complicato non parlarne, visto che questa sessione di mercato chiuderà domani alle 23. E a far discutere è il possibile trasferimento di Paredes alla Juve. Il centrocampista, passando nella zona mista dello stadio di Genova, ha fatto cenno di sì con la testa, in risposta a chi gli chiedeva se sarebbe rimasto nella capitale. Poco per tranquillizzare i tifosi, già scottati dalla cessione di Pjanic. «Non abbiamo ricevuto nessuna offerta al momento per Leandro – la timida presa di posizione del dgromanista Baldissoni – andiamo avanti per la nostra strada. Kessie? Ripeto, siamo concentrati solo sulle partite». Da Torino, il dg bianconero Marotta, prende in giro il collega giallorosso. «Con Baldissoni possiamo parlare di Lega e Federazione, non di mercato». Se l’argentino dovesse partire, la Roma prenderebbe uno tra Baselli del Torino e Donsah del Bologna. Occhio anche a Gerson, che potrebbe essere ceduto in prestito per giocare con più continuità.