La Roma affonda

La Roma affonda

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La Roma non c’è più con il gioco, le gambe, ma soprattutto con la testa e torna sconfitta anche da Genova contro la Samp. A Marassi vince l’ex Ranieri, contro una squadra ormai alla frutta. Resta settima in classifica, ma ora il Sassuolo è solo due punti più sotto e di guardare verso l’alto non se ne parla proprio: può solo andare peggio. Fonseca si presenta con ciò che resta della Roma dopo la sventurata trasferta inglese: sette cambi rispetto alla squadra di Coppa, oltre a novi infortunati deve rinunciare anche a Pellegrini, diventato padre per la seconda volta. Come scrive Tiziano Carmellini su il Tempo, esordio da titolare in stagione per il giovane Fuzato, Kumbulla torna dall’inizio e Cristante riprende il suo posto a centrocampo dopo la lunga parentesi difensiva. A destra prova Santon, senza successo, a far dimenticare Spinazzola. Assenze a parte, la Roma arriva a Genova con la testa pesantissima e i sei gol di Manchester ancora in circolo nel sangue ad avvelenare un finale di stagione già tragico di suo. La squadra di Fonseca arriva a Marassi con una sola vittoria nelle ultime sette partite, dall’altra parte la Samp non ha più nulla da chiedere alla stagione. Ma anche nella sfida delle “non motivazioni” la Roma ha la peggio: gioca un buon avvio di gara, poi esce lentamente dal campo lasciando spazio agli avversari.

La ripresa è altra tristezza, perché almeno la Samp ci prova, mentre la Roma trotterella nel campo come in un allenamento di metà settimana. Non basta nemmeno il rigore concesso per rianimare una Roma già morta, Dzeko potrebbe sbloccarsi dal dischetto e invece la maledizione continua. Ora altre quattro giornate di agonia, poi la parola “fine” che sarà una sorta di liberazione per i tifosi giallorossi alle prese con un’altra stagione da dimenticare.

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