C’è chi arriva, chi parte e chi rimane. Il primo caso in questione è rappresentato da Iago Falqué, il primo giocatore approdato nella capitale quest’estate e diventato in 15 giorni l’uomo fondamentale dello scacchiere giallorosso, l’arma in più in grado di dare equilibrio alla squadra. A partire invece sono stati i due romani cresciuti nel vivaio, che hanno portato 45 milioni nelle casse societarie e non stanno avendo per ora (è troppo presto non si può negare..)le fortune sperate a casa Milan. Chi è rimasto infine è stato Juan Manuel Iturbe, testardo nel voler mostrare a tutti i costi le sue qualità, e che ha “causato” un passo falso nei rapporti tra Sabatini e Preziosi. L’ex Verona ha dato già una mano importante ai suoi compagni, provocando l’espulsione di Evra nel match contro la Juventus, e poi sigillando la vittoria sul Frosinone con un gol in contropiede. Rudi Garcia ha ora a disposizione due tori in avanti, pronti a creare panico non appena vedono rotolare il pallone, e deve essere bravo ad ottenere il massimo dalle frecce pregiate del suo arco.
Dalla partita contro i ciociari poco altro è uscito fuori. Giocare ai ritmi impostati dai padroni di casa non era affatto semplice, e l’importante in queste partite spigolose è solo ottenere i tre punti. Bene Szczesny, che continua a dare sicurezza al suo reparto. Benissimo Digne, che sfodera un’altra prestazione maiuscola, sporcata soltanto da quell’ingenuo tocco di mano che poteva costare il calcio di rigore. Capitolo Totti: dopo la prima opaca prestazione del capitano è subito partito il coro: “Ormai è finito”, “Nun core’ più”. Francesco è sempre lo stesso, era in forma anche gli altri anni ma non è mai stato uno che si è fatto apprezzare per la velocità. Il piede ce l’ha ancora, e la prossima volta lo noterete.
Ora la testa è al Barcellona, primo impegno di Champions League. La cosa importante è che la squadra dia tutto e renda orgogliosi i migliaia di tifosi che riempiranno l’Olimpico. Perdere non sarà una tragedia, ma non commettiamo l’errore di partire sconfitti. Crediamoci. Siamo la Roma.