Sono giorni frenetici in casa Roma: tra movimenti dirigenziali, giocatori in uscita e potenziali acquisti, a Trigoria tiene banco come primo argomento all’ordine del giorno la scelta del futuro allenatore.
Andreazzoli, nonostante il complessivo buon lavoro svolto, dopo la sconfitta col Chievo sembra aver perso definitivamente le sue chance di ripartire alla guida della prima squadra anche la prossima stagione.
Nelle ultime settimane si è profilato sempre più un vero e proprio testa a testa tra Mazzarri e Allegri, con il tecnico rossonero, prima scelta della dirigenza romanista sin da Ottobre, sempre più vicino al divorzio col Milan.
Allegri, nonostante gli attestati di stima della curva, di parte della squadra e di Galliani, non ha mai ricevuto la totale fiducia da parte di Silvio Berlusconi, che in più di un’occasione, pubblica e privata, ha sempre rilasciato dichiarazioni screditanti nei confronti dell’ex allenatore cagliaritano e fino a 48 ore fa era convinto di lasciarlo andare, per puntare forte su un “vecchio” uomo Milan, da scegliere nella triade tutta olandese, composta da Van Basten, Seedorf e Rijkaard.
In molti sia all’interno di Milanello, sia nell’ambito della vasta comunicazione vicino all’ex Premier si erano sbilanciati nel week end scorso, indicando Allegri come sicuro partente, in procinto di approdare a Roma forte di un accordo verbale già raggiunto alcune settimane fa con i dirigenti giallorossi.
Nella giornata di ieri però lo scenario sembra esser cambiato nuovamente: secondo quanto risulta alla redazione di Romagiallorossa.it, il presidente Berlusconi ha telefonato a Max Allegri, per tentare un riavvicinamento spinto dai figli e da Galliani a puntare ancora sul tecnico toscano, soprattutto in vista del preliminare di Champion’s, appuntamento nodale sia dal punto di vista calcistico che economico.
La volontà di Allegri però sembra ancora quella di lasciare il Milan, perchè, al di là delle presunte rassicurazioni di ieri, non si sente realmente stabile sulla panchina meneghina, nonostante gli ottimi risultati conseguiti, ed è soprattutto conscio del fatto che in caso di una partenza negativa la prossima stagione, con un solo anno di contratto, Berlusconi potrebbe metterlo nuovamente in discussione.
Non si possono però sottovalutare gli umori di un Presidente, che sa quanto possa esser rischioso affrontare un preliminare di Champion’s con un tecnico nuovo e magari inesperto, e che allo stesso tempo potrebbe tornare alla sua idea originaria, chiudendo il rapporto con Allegri (come accadde con Leonardo, nonostante il pressing di Galliani) laddove il Milan domenica a San Siro dovesse andare incontro ad una brutta figura casalinga proprio contro la Roma.
Sabatini resta alla finestra, ma il tempo stringe e i tifosi chiedono a gran voce, di giorno in giorno, delle certezze per continuare a credere nel progetto a stelle e strisce.