LEGGO – F. BALZANI – «Ci manca la mentalità da grande squadra, giocando individualmente non si vincono le partite». La Roma perde ancora e Zeman sembra aver smarrito anche la speranza. «I risultati cominciano a diventare un problema anche se tutto è rimediabile – dice il boemo all’ottava sconfitta stagionale – Molti giocatori pensano di risolvere da soli la partita, penso a Lamela o a Dodò. Ma noi dobbiamo sviluppare il nostro gioco, se non lo facciamo ci perdiamo».
Al Massimino, come al San Paolo, il peggiore in campo è stato Destro: «Ha un blocco mentale. È un grande giocatore, ma è questione di convinzione e voglia di affermarsi». Qualità che sembra mancare anche alla Roma che dopo un buon primo tempo è calata vistosamente. «Abbiamo sbagliati tanti gol come a Napoli, poi è subentrato il nervosismo e qualcuno ha giocato da solo», ha ribadito Zeman. Tante le critiche ma anche le assenze: alcune colpa degli infortuni (Osvaldo e Totti sono in dubbio anche per la coppa Italia), uno per scelta tecnica: De Rossi. «Non posso giocare con tre incontristi – ha spiegato Zeman – Oggi mi serviva un regista che smistasse il gioco velocemente come Tachtsidis. E non guardo ai guadagni dei giocatori quando faccio la formazione».
De Rossi o no, la Roma è lontanissima dalla Champions (-8 dal Napoli) e per Zeman si avvicina il tempo dei processi. Baldini allontana ipotesi remote: «Guardiola? Mi sono visto con Pep, ma di incontri con lui ne ho avuti tanti negli anni perché siamo amici. Abbiamo ancora fiducia in Zeman. Però dobbiamo trovare la causa di questa discontinuità». Infine Burdisso: «Paragoni con l’anno scorso? (stessi punti di Luis Enrique, ndr) Come mentalità qualcosa è cambiato»