La Roma dura solo un tempo

La Roma dura solo un tempo

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L’arrabbiatura di Spalletti non è sembrata affatto fuori luogo. Perché la Roma, al rientro in campo, è diventata improvvisamente timida e quasi impaurita. In 49 minuti della seconda parte non tirerà mai nello specchio della porta. Ma sono le sostituzioni e, a questo punto i panchinari, a fare la differenza. Gasperini, con 2 mosse, ha cambiato lo svolgimento del match. Ha iniziato mettendo D’Alessandroper Masiello, con Zukanovic abbassato in difesa, e soprattutto allargando e invertendo Gomez e Kurtic. Dal 3-4-2-1 il passaggio al 3-4-3. E, ancora sullo 0 a 1, Freuler per Kurtic, per avanzare a destra Kessiè che diventerà imprendibile, a cominciare dall’azione del pari con il cross che, intercettato da Manolas, genera il rimpallo vincente sfruttato di testa da Caldara. Insieme a Freuler trova spazio pure El Shaarawy che prende il posto di Salah, a destra come sarà durante la Coppa d’Africa. Spalletti, appena incassata la rete di Caldara, chiama l’inversione dei terzini: a destra va Ruediger e a sinistra Peres per occuparsi, senza pero’ riuscirci, proprio di Kessiè. Tocca a Paredes, fuori Perotti: in piena confusione tattica ecco il 4-1-4-1: sulla fascia finisce Nainggolanche nel finale esce per Iturbe. Nell’assedio D’Alessandro e Gomez si divertono a sinistra. Paredesatterra banalmente Gomez, Rocchi assegna il 2° rigore del pomeriggio e Kessiè firma il successo prima dell’inizio del recupero. Gasperini, con Raimondi per Gomez, chiude con la difesa a 4. La lezione è finita. Sacchi, in tribuna, applaude.

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