La Roma e il rebus Mkhitaryan. Belotti pista concreta per l’attacco

La Roma e il rebus Mkhitaryan. Belotti pista concreta per l’attacco

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Lavorare per un calcio sostenibile non significa essere privi di ambizione. Se i Friedkin volessero tirare a campare non avrebbero mai preso un allenatore come José Mourinho. Questo però non giustifica i nomi – da Cristiano Ronaldo a Donnarumma, da Hazard (in prestito) a Wijnaldum – che sono stati accostati alla Roma in questi ultimi giorni. Come riporta il Corriere della Sera, il compito di Tiago Pinto è ridurre il monte ingaggi, snellire la rosa e consegnare a Mourinho una squadra competitiva. Bruno Peres (al Trabzonspor) e Mirante sono arrivati a fine contratto. Vanno piazzati altrove i ritorni di Olsen, Nzonzi, Florenzi e Under. Sembra che il Lipsia abbia offerto 12 milioni per riscattare Kluivert. I giovani si piazzano, con i grandi vecchi è tutto più difficile.

Purtroppo per la Roma, chi ha garantito i risultati migliori – 13 gol e 10 assist in campionato – può andare via a parametro zero. Mkhitaryan ha tempo fino al 31 maggio per far scattare la clausola – unilaterale – per restare o meno. L’armeno avrebbe gradito più calore e meno burocrazia, adesso non è lui ad avere fretta e a vagliare anche altre offerte. Quel che è certo è che Mourinho vuole un centravanti. Per esperienza italiana, ingaggio (guadagna 2 milioni netti) e capacità di giocare per la squadra, Andrea Belotti è sicuramente sotto osservazione. La Roma offre 15 milioni, visto che il contratto del capitano del Torino scade a giugno 2022. L’attaccante è pronto ad accettare, il Torino chiede più cash anche se il presidente Cairo, per la prima volta, è disposto alla cessione.

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