La Roma gioca per l’Europa

La Roma gioca per l’Europa

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IL MESSAGGERO (U. TRANI) – In casa e subito: adesso la svolta è diventata obbligatoria. La Roma, anche perché le rivali non l’aspettano, deve riabilitarsi e soprattutto ripartire verso la zona Champions, attualmente distante 5 punti. Con Di Francesco, già dalla stagione scorsa, l’Olimpico è però l’ostacolo che proprio non riesce a superare: 6 ko interni nel campionato passato (più quello fatale in Coppa Italia) e solo 8 punti in 5 partite dell’attuale, rendimento interno scadente se paragonato a quello delle big e inferiore anche a quello della Fiorentina, del Cagliari, del Sassuolo e del Genoa. I giallorossi, dopo gli anticipi del sabato, entrano in campo partendo dal 10° posto. Il delicato match contro la Sampdoria (ore 15), in questo senso, è la tappa cruciale del percorso da fare da qui alla fine del 2018. Anche Giampaolo, nel duello tra tecnici abruzzesi, cerca il riscatto: solo 1 punto in 3 gare (2 ko di fila), addirittura peggio del collega che ne ha raccolti 2. La difesa blucerchiata, solitamente organizzata, è crollata nelle ultime 2 giornate: subiti 7 gol (su 11 presi fin qui). C’è, insomma, da approfittare del momentaneo black out.

RICHIAMO AL GRUPPO – Ma Di Francesco, nel pomeriggio in cui punta a riconquistare l’Olimpico, deve al tempo stesso registrare la Roma che in serie A non viaggia alla stessa velocità mostrata in Champions. E, pure in coppa, spesso cambia ritmo in partita, tornando a essere quella che l’allenatore sta vedendo in campionato. Il confronto con i giocatori sul tema è quotidiano: «A Mosca abbiamo vinto ma l’ultima mezz’ora in superiorità numerica non mi è piaciuta per niente. Non è per il risultato: non ricordo se in passato la Roma ne abbia ottenuti di simili in Europa ed è motivo d’orgoglio per me e il gruppo. Ma il fatto di accontentarsi mi dà davvero noia: le partite vanno chiuse. E vinte convincendo. Con sicurezza e forza, cercando di prevalere nettamente quando domini la partita. E’ un aspetto mentale, non si deve smettere di fare quella corsetta in più che ti consente di metterti a posto. In campionato dobbiamo ritrovarlo subito, non abbiamo tempo di ragionare troppo. Ogni partita va trattata nello stesso modo, punto e basta. Quindi anche questa contro la Sampdoria, con o senza musichetta della Champions. Magari la farò sentire alla squadra prima… La prestazione è una cosa, il risultato è un’altra. Voglio una prestazione convincente per fare un ottimo risultato».

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