Anche a Trigoria hanno capito che non c’è più tempo da perdere. Perché per andare dietro prima a Omorodion e poi a Sorloth siamo arrivati già al 16 luglio. Tra poco più di un mese inizia il campionato e la volontà della società è quella di regalare il (non un) centravanti a De Rossi il prima possibile. Così, vista l’impossibilità di trattare (la richiesta è di 40 milioni) soprattutto il 9 di proprietà dell’Atletico Madrid (il norvegese, pur apprezzato, è sempre stata una seconda scelta) che aveva stregato DDR, Ghisolfi ha virato decisamente su En-Nesyri.
Attaccante mancino, completo, dotato di una buona qualità nei piedi e di una fisicità non indifferente (non raggiunge i 195 centimetri di Sorloth ma si avvicina con 189), ha il contratto in scadenza nel 2025. E quindi questo lo rende ulteriormente appetibile. Non solo per la Roma ma anche per tante altre squadre. A lui hanno pensato in primis il Fenerbahce di Mourinho, poi l’Al Qadsiah che ha provato a convincerlo offrendogli 7 milioni a stagione. Il centravanti ha però preso tempo. Questo perché sono arrivate due offerte dall’Italia: la prima è della Roma e l’altra del Bologna. En-Nesyri ha dato la sua priorità ai giallorossi – affrontati e battuti nella finale di Budapest due anni fa -che si stanno muovendo con un intermediario di assoluta fiducia. La prima richiesta del Siviglia era di 20 milioni ma è chiaro che l’interessamento di diversi club rischia di alimentare un’asta. Quello che i Friedkin vogliono evitare.
Ha poi le caratteristiche tecniche che cerca: un finalizzatore, forte di testa, capace all’occorrenza di far salire la squadra ma quello che più conta abile a giocare anche palla a terra. Ed è questa la linea che va seguita nel mercato giallorosso: giocatori di gamba, capaci di attaccare la profondità ma che sappiano dare del tu al pallone.