Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Davvero sono passati così tanti anni? Davvero per quei due il calcio è solo materia di ricordi? Vincent Candela e «Pluto» Aldair sfilano nel verde di Villa Stuart mostrando una forma fisica invidiabile. Non a caso un paio di tifosi si danno di gomito e sussurrano: «Magari qualcuno dei nostri avesse er fisico de questi…».
La coppia si schermisce, dribblando con un sorriso anche le allusioni ai tanti cuori che hanno infranto nei loro anni giallorossi. Ma la nostalgia è tanta, anche se c’è un futuro che avanza a cui, quantomeno, si dà il credito del fascino. Per la fascia sinistra, ad esempio, il nome del giorno è Gael Clichy, un francese proprio come Candela. E se i risultati fossero analoghi
Qualità francese «Credo che un esterno difensivo di fascia sinistra come lui abbia fatto una ottima esperienza in Inghilterra — spiega Candela —. D’altronde la Premier League in questo momento forse è il campionato più importante che c’è, quello in cui il livello è più competitivo. Wenger, poi, è un maestro. Clichy penso sia un buon giocatore, ha molte qualità. Ovviamente è buono soprattutto in fase offensiva e dovrà migliorare in difesa, ma questo vale in genere per tutti i giocatori che vengono in Italia» . A suo tempo è valido anche per un certo Philippe Mexes, che a Roma ha affinato le sue doti, per poi andare via a parametro zero. «È stato un peccato— aggiunge il francese— perché secondo me è uno dei più forti centrali del mondo. È diventato un perno della nostra Nazionale, guadagnandosi la fiducia di Blanc. Menez? Ha talento, ma deve esprimerlo con più continuità» .
Fiducia Aldair E a proposito di centrali, nella conversazione s’inserisce anche Aldair, che sospende il suo giudizio in attesa che la Roma concretizzi i suoi acquisti. «Aspettiamo prima di sbilanciarci— dice con un sorriso —. Di sicuro il progetto è interessante e tutti i nomi che finora sono associati ai giallorossi sono buoni. Bojan, Clichy, Pastore, Lamela, Alvarez: sono tutti giovani di qualità e di prospettiva. Ho fiducia. Credo che Baldini e i suoi collaboratori potranno fare molto bene» .
Pradè e l’identikit Pur in attesa di definire il suo futuro, che è sempre più ottimista è Daniele Pradè. «Del mio ruolo dobbiamo ancora discutere approfonditamente. In settimana parlerò con Baldini: se ci sono i presupposti bene, altrimenti le strade si divideranno. È chiaro che alla fine conterà la squadra, ma dietro c‘ è una struttura importante e con una struttura importante si fa una squadra vincente. Su Luis Enrique comunque sono ottimista. Mi ricorda il primo Spalletti, I giovani hanno una marcia in più» . Sulla fascia sinistra, d’altronde, ce n’è proprio bisogno.