La Roma ricomincia come aveva finito. Dall’1-0 di Tirana per il trofeo che ha interrotto il sortilegio, alla vittoria di misura a Salerno ieri nell’esordio ufficiale in campionato. Mourinho parte bene anche in questa seconda stagione sulla panchina giallorossa, si affida a tutta la qualità di una rosa più forte e lunga, sfrutta la solidità maturata lo scorso anno per proteggere il vantaggio e per la decima volta da quando allena la Roma vince una partita 1-0. Un risultato che è ormai anche un marchio di fabbrica.
Nella formazione iniziale il tecnico preferisce partire con Spinazzola a sinistra e il «collaudato» Cristante al posto di Matic. Una scelta che si rivelerà decisiva. Al fianco di Bryan in mediana c’è Pellegrini perché davanti serve altro spazio per sprigionare il resto del talento: Dybala, Zaniolo e Abraham formano il tridente d’attacco. L’argentino è l’unico nuovo acquisto nella formazione titolare, parte a destra, si scambia la posizione con Zaniolo, talvolta si accentra. Basta arrivare da uno di quei tre e la Roma diventa pericolosa. Il più brillante è il numero 22 giallorosso, che quando si innesca è imprendibile.
A segnare il gol del vantaggio, però, è Cristante che sfrutta una deviazione per indirizzare il pallone all’angolino su una respinta della difesa della Salernitana. La partita la fa la Roma per quasi tutto il primo tempo, Rui Patricio deve intervenire solo su un tiro di Bonazzoli. Zaniolo fallisce due gol, ma è inarrestabile e con un numero di potenza e tecnica manda in porta Dybala che a tu per tu con Sepe colpisce il palo, poi sulla ribattuta Abraham è poco reattivo e spreca.
Come scrive il Tempo, a inizio ripresa la Salernitana prova a mettere un po’ di pressione alla Roma, ma la difesa regge l’urto. E quando i giallorossi ripartono, fanno male. Zaniolo continua a «sgommare», Dybala va vicino al raddoppio ben servito da Spinazzola. Il primo cambio di Mourinho arriva dopo oltre 65 minuti: un po’ a sorpresa, è Abraham che lascia il posto a Matic, con Pellegrini avanzato in mediana e Dybala centravanti. Poi esce lo stremato Zaniolo e arriva l’esordio anche per Wijnaldum. La Roma continua a spingere e dietro rischia poco, ma non trova il gol per chiudere la gara e deve soffrire fino in fondo. Il 2-0 lo avrebbe segnato proprio Wijnaldum, ma la rete viene annullata per offside di Dybala, che aveva servito l’assist all’olandese. La Joya non ne ha più e lascia gli ultimi minuti a El Shaarawy. L’occasione finale se la conquista un instancabile Karsdorp, ma il suo tiro sfila a lato.
Arriva comunque il triplice fischio di Sozza a certificare il successo della Roma. Meritato, convincente e di buon auspicio per un campionato tutto da vivere, a cominciare dall’esordio casalingo di lunedì 22 contro la Cremonese in un Olimpico di nuovo tutto esaurito.