La Roma sta attraversando una delle crisi più profonde della sua storia recente, trovandosi pericolosamente vicina alla zona retrocessione in Serie A. La sconfitta per 2-0 contro il Como ha aggravato una situazione già critica, con i giallorossi che occupano attualmente il dodicesimo posto in classifica, a soli due punti dalla zona retrocessione.
La lotta per la salvezza
La Serie A 2024-2025 si sta rivelando particolarmente competitiva nella parte bassa della classifica. Squadre storicamente abituate a lottare per la salvezza, come Lecce e Cagliari, stanno mostrando una determinazione che mette ulteriore pressione sulla Roma. Con 16 punti raccolti in 16 giornate, i giallorossi non possono permettersi ulteriori passi falsi se vogliono evitare di essere risucchiati definitivamente nella zona retrocessione.
Le cause della crisi
Instabilità tecnica: la stagione è iniziata con l’esonero di Daniele De Rossi dopo poche giornate, seguito da un breve interregno di Ivan Juric e l’arrivo di Claudio Ranieri. Questa mancanza di continuità ha impedito alla squadra di sviluppare un’identità di gioco solida.
Problemi offensivi: la Roma ha segnato solo 14 gol in 16 partite, evidenziando una preoccupante sterilità offensiva. L’attaccante ucraino Artem Dovbyk, su cui erano riposte molte speranze, non segna in campionato dal 6 ottobre e il gioco lento e prevedibile non facilita la creazione di occasioni da gol.
Fatica fisica e mentale: gli impegni in Europa League hanno aggiunto ulteriore stress a una rosa già in difficoltà. La stanchezza accumulata si è manifestata nelle seconde metà delle partite, con cali di concentrazione che sono costati punti preziosi.
Pressione ambientale: la tifoseria romanista, notoriamente passionale, ha iniziato a manifestare il proprio dissenso attraverso contestazioni e striscioni critici nei confronti di giocatori e dirigenza. Questo clima teso non facilita il lavoro della squadra, aumentando la pressione su ogni partita.
Il paragone storico
Alcuni osservatori hanno paragonato l’attuale situazione della Roma a quella vissuta dalla Lazio nella stagione 1984-1985, quando i biancocelesti retrocessero in Serie B. Sebbene i contesti siano diversi, il parallelo serve a sottolineare come anche le grandi squadre possano trovarsi in difficoltà se non riescono a invertire tempestivamente la rotta.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Dopo la sconfitta contro il Como, l’allenatore Claudio Ranieri ha dichiarato: “Il Como ha avuto più fame di vincerla, era una battaglia e dovevamo capirlo e picchiare duro come loro”. Queste parole evidenziano una mancanza di grinta e determinazione da parte della squadra, aspetti fondamentali nella lotta per la salvezza.
Anche i giocatori sono consapevoli della situazione critica. Il difensore Mario Hermoso ha affermato: “Noi dobbiamo tornare ad essere al 100% sotto tutti gli aspetti perché siamo i primi responsabili di ciò che sta accadendo alla Roma, non c’è dubbio su questo”.
Le previsioni dei bookmaker
La percezione del rischio retrocessione per la Roma è cambiata anche tra i bookmaker. Le quote per una possibile discesa in Serie B sono crollate da 66 a 15 nel giro di venti giorni, indicando una crescente sfiducia nelle capacità della squadra di risollevarsi. Il rischio di ritrovarsi nel tabellino dei risultati partite Serie B della prossima stagione, a livello aritmetico, esiste. Ma è pur vero che la Roma, per rosa e qualità, può e deve puntare a uscire in fretta da questa situazione.