José Mourinho ancora una volta ha sorpreso tutti e con un colpo di scena degno del miglior film prodotto da Friedkin ha annunciato la sua intenzione di voler rimanere alla Roma anche in futuro. (…)
Come scrive il Corriere dello Sport, in sostanza Mourinho come un grande candidato politico si è esposto pubblicamente annunciando il suo programma per il prossimo biennio. Una semi rivoluzione della rosa, puntando sia sui giovani sia su elementi affidabili per qualità e sostanza. Il primo nodo da sciogliere, la base per stravolgere la rosa e ricostruirla secondo le indicazioni del tecnico (ma non a immagine e somiglianza, non ci sono le risorse per farlo) è sapere chi avrà il compito di dirigere i lavori. Quindi se sarà Tiago Pinto o un altro dirigente che assumerà il ruolo del direttore sportivo. Un nodo anche questo da sciogliere il prima possibile, visto il contratto in scadenza del gm portoghese e gli affari di mercato che devono essere programmati in largo anticipo.
Sarà poi possibile ridiscutere con la Uefa un nuovo settlement agreement che non limiti in maniera drastica l’intenzione del club di crescere? L’aumento dei ricavi del club nell’ultimo bilancio è un segnale importante dalla volontà della proprietà di essere sempre più sostenibile. Tuttavia per fare uno step in più, quindi crescere anche economicamente, servirà aumentare i fondi a disposizione per il mercato. Anche l’abolizione del decreto crescita di certo non aiuterà.
Possiamo per questo immaginare che i calciatori su cui lo Special non punterà sono Rui Patricio, Spinazzola (entrambi a scadenza), Smalling, Karsdorp, Celik, Sanches e Aouar. Poi c’è da valutare le situazioni in bilico di El Shaarawy, Pellegrini e Belotti.