LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) – Alla ricerca del trentesimo, nella notte che potrebbe salvare la stagione. La Roma si aggrappa all’Europa League, Edin Dzeko a un gol che ha ripreso a cercare freneticamente, visto che manca da tre partite. Come la goccia di un vaso quasi colmo, il centravanti, a secco contro Inter, Lazio e Napoli, sa di non poter fallire l’appuntamento di domani sera a Lione, fondamentale per l’annata giallorossa. E un centro in Francia porterebbe l’attaccante bosniaco a quota trenta reti (totali) cifra su cui si è incagliato nell’ultima settimana. Perché è vero che da Milano alla gara col Napolisono passati solamente sei giorni, ma potrebbero esser stati sufficienti a far cadere una bella fetta di sogni di gloria. E, in più, tutto rischia ogni volta di esser ribaltato nei giudizi verso il centravantone, sempre in bilico all’interno di una cristalleria quando ha a che fare con i commenti dei tifosi. Che poi Dzeko è il re dell’Europa League, visto che ha finora realizzato nella competizione continentale ben otto gol, bottino da trasformare in un trampolino di lancio. A cominciare da domani sera. D’altra parte i numeri nove vivono di gol, e infilare prestazioni convincenti, senza andare a segno, non può che condizionare l’umore di un giocatore che è tra quelli più utilizzati in questa stagione da Spalletti. Ha superato i tremila minuti disputati, infatti, un impiego impressionante, che sta rischiando di logorare il ragazzo, sprovvisto, in pratica, di ricambi. Pochissimo utilizzato, infatti, al suo posto, Francesco Totti, che non rientra nelle rotazioni necessarie a far rifiatare il collega. E anche domani sera l’attacco romanista sarà guidato da proprio da Dzeko. Insieme a Salah e Nainggolan – che oggi parlerà in conferenza stampa accanto a Spalletti – terzetto intorno al quale sono stati costruiti molti degli equilibri delle ultime settimane. Il tecnico ha ieri festeggiato il suo compleanno a Trigoria, insieme ai giocatori: nulla di clamoroso, solo un brindisi pieno di voglia di regalarsi un’altra nottata internazionale da ricordare. Proprio come quella storica di dieci anni fa, quel Lione- Roma che regalò ai giallorossi i quarti di finale di Champions, grazie alle reti di Totti e Mancini.
La Roma si aggrappa a Dzeko re di Coppa: caccia ai trenta gol
Mentre la squadra partirà per Lione questa mattina, la società di Trigoria dedicherà l’intera giornata di oggi – festa della donna – alla lotta ai tumori al seno. Verranno per l’occasione colorati di rosa gli stemmi sul profilo Twitter, Facebook ed Instagram del club, così come quelli di Roma Tv e Roma Radio, parallelamente al lancio di spot – interpretati da Alisson e Fazio – per la prevenzione. È un sistema molto utilizzato negli Stati Uniti, ma messo in atto per la prima volta in Italia da un club di serie A.
Bella l’iniziativa, ma a Trigoria non hanno preso bene l’ammenda di 10mila euro arrivata per un coro contro i napoletani di denigrazione territoriale. Non per la multa in sé, quanto perché non sono stati puniti in alcun modo gli ululati razzisti rivolti a Ruediger durante la partita contro la Lazio. Ruediger che oggi non partirà con i compagni perché squalificato e al suo posto ci sarà Juan Jesus, diventato ieri papà per la seconda volta.
Arrivano intanto conferme sul fatto che Monchi diventerà il nuovo diesse giallorosso. «Andrà via, è stato chiaro – conferma il direttore tecnico del Siviglia, Farias – parlando con lui capisco che è fermo sulla sua decisione, ma ancora non so quando andrà via».