Fonseca porge l’altra guancia e rimedia un altro schiaffo da una big peraltro già sazia e campione. La Roma perde pure a San Siro a pochi giorni dal derby e può sorridere a metà solo per il ko del Sassuolo che gli insidia un di certo non ambizioso settimo posto. Nel primo tempo è palese la differenza di valore tra le due squadre. L’Inter entra in area romanista come e quando vuole, e fa male con Brozovic e Vecino mangiandosi due volte il 3-0. La Roma assiste quasi inerme ma ha comunque il merito di accorciare con l’unico tiro in porta del primo tempo: assist di Dzeko, destro vincente di Mkhitaryan. Tra i pochi a salvarsi. Nella ripresa la squadra di Conte quasi si ferma pensando forse all’Europeo e i giallorossi passando dalla possibile goleada subita a una reazione di timido orgoglio che si concretizza con l’incrocio dei pali colpito da Dzeko e poco più.
Come scrive Leggo, la vera scintilla è tra Lautaro e Conte quando l’argentino sbotta (esagerando) dopo il cambio. Nel finale la Roma lascia praterie: Hakimi e Lukaku ringraziano e chiudono il match. Matematicamente escluso l’aggancio alla Lazio, resta vivo l’obiettivo Conference League. Sabato c’è il derby, davvero l’ultima chance per Fonseca di regalare una piccola gioia ai tifosi. Dobbiamo vincerlo, vogliamo regalarlo ai tifosi. Abbiamo sempre giocato vicino alla porta dell’Inter e penso che il risultato sia troppo pesante per quello che abbiamo fatto. Nel secondo tempo siamo stati vicini al 2-2 e abbiamo mostrato carattere, le parole di Paulo. Mourinho, da casa, avrà preso parecchi appunti. In giornata si era sparsa la voce di un rifiuto di Totti allo Special One, ma il capitano ha rigettato con forza quella che definisce una fake news. Detto ciò il portoghese sta valutando l’ingresso di un grande ex come Francesco, De Rossi o Samuel.