La solitudine del numero 9

La solitudine del numero 9

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TORINO ROMA 1 A 1 LJAJIC (tedeschi)Torino-Roma 1-1. Le statistiche dicono 22 potenziali occasioni da gol, con il risultato di una sola rete, peraltro su rigore. Il calcio non è una scienza esatta, i numeri non esprimono la certezza assoluta, ma ogni tanto possono aiutare a costruire qualche considerazione. E dalla trasferta piemontese si è tornati nella capitale con quella che ormai è diventata una verità oggettiva: la più grande lacuna della Roma è la mancanza di un centravanti. Troppi punti, troppe partite sono state buttate via perché nessuno è stato in grado di mandare in rete le numerose occasioni prodotte. La condizione fisica precaria può essere un problema per una fase della stagione, lo stesso si può dire per un blocco psicologico, ma quando non hai a disposizione il rapinatore d’aria, il numero 9 vecchio stampo a fine campionato paghi a caro prezzo questa mancanza. Senza ombra di dubbio anche le non-prime punte hanno la colpa di non osare e tentare qualche conclusione dalla medio-lunga distanza, ma fare finta che il problema non esiste non fa che ingigantirlo. Quello dell’attaccante d’area di rigore è una figura chiave della storia del calcio, alla pari di quella del portiere o del famoso “numero 10”.DESTRO 5 ROMA EMPOLI I giallorossi hanno vinto l’ultimo scudetto con la scorpacciata di gol firmata da Batistuta e Montella; la Juve di allora si aggiudicava le partite con i centri di Trezeguet, oggi lo fa con Tevez. Il Milan e Ancelotti sono saliti sul tetto d’Europa con le magie di Shevchenko, Crespo e Inzaghi, Milito all’Inter segnava quasi ogni domenica. Basti pensare alla stagione 2009/2010, quando con l’acquisto a gennaio di Luca Toni, la Roma, guidata allora da Claudio Ranieri, da sorpresa divenne una vera e propria rivale dell’Inter per lo scudetto. Con giocatori del genere (si parla di caratteristiche tecnico-fisiche e non di nomi) in questo momento la squadra di Garcia avrebbe avuto sicuramente qualche punto in più, un secondo posto consolidato e perché no ancora qualche speranza di trionfare sul rush finale. È da questo enorme punto interrogativo che si dovrà ripartire in estate, alla riapertura del calciomercato. A Sabatini e Garcia, a meno di stravolgimenti, il compito di trovare il nuovo Re Leone, in grado di far ruggire come nelle giornate migliori il pubblico della Sud.

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