Nemmeno il tempo di battezzarlo e l’algoritmo è già finito sul banco degli imputati. Il presidente Gravina l’ha presentato da tempo come lo strumento che permetterà di stilare una classifica il più possibile oggettiva nel caso si dovesse fermare di nuovo il campionato. Come scrive la Repubblica, la formula non è ancora stata scritta in ogni suo dettaglio e quindi in queste ore resta sempre il rischio di ingerenze politiche più o meno latenti da parte dei club in cerca di un vantaggio aritmetico. I fattori da prendere in considerazione sarebbero tre: il rendimento in casa e trasferta, il numero di gare giocate e i gol segnati. Non è da considerare il valore delle avversarie future. Di fatto il sistema calcolerebbe la media punti in casa e quella in trasferta, poi le proietterebbe sul numero di partite residue per simulare una graduatoria finale su 38 partite. Così, le prime sei posizioni rimarrebbero invariate, ma il Milan perderebbe due posizioni a vantaggio di Verona e Parma.