“Sono ancora sconcertato per quanto accaduto. Nella mia carriera non avevo mai assistito a nulla di simile”. Così Aleksandar Kolarov, attuale terzino della Roma, nel 2010 difensore della Lazio sull’anomalo atteggiamento dei tifosi laziali che la sera del match contro l’Inter invocarono dagli spalti la sconfitta dei biancocelesti, per non favorire la corsa Scudetto della Roma: “Invece di essere dalla nostra parte e tifare dunque per la salvezza della Lazio – disse ai microfoni de La Repubblica – la stragrande maggioranza dei 56mila spettatori ci schernivano e ci urlavano di non giocare la partita. I fischi e i mugugni hanno accolto qualsiasi parata del nostro portiere ed ogni nostra offensiva. Venivano al contrario applaudite tutte le iniziative e le azioni degli avversari. I gol dell’Inter sono stati celebrati con un’incredibile esultanza. Non so se definire tutto ciò “odio verso la Roma”. Questo atteggiamento però è andato oltre la rivalità sportiva, oltre il buon senso e l’intelligenza. Non è più una passione, ma una malattia. Semplicemente non riesco a capire come qualcuno preferisca danneggiare gli altri piuttosto che assistere ad un successo della propria squadra”.
