Poker. La Roma è devastante e fa suo il Derby asfaltando una Lazio ai limiti del presentabile, con una prestazione corale davvero encomiabile. Quattro gol per vincere anche la stracittadina di ritorno, che vale un buon pezzo di terzo posto ed un’enorme spinta per la rincorsa alla seconda piazza in classifica. I giallorossi sono sempre padroni del campo, soffrendo per pochi minuti ma non rischiando mai di vedersi scappar via il successo. Davvero difficile trovare un calciatore che spicchi sugli altri, ma a freddo i numeri parlano chiaro: Diego Perotti stacca tutti, seppur di poco. L’argentino, almeno nella parte iniziale dell’incontro, non sembra essere nella sua miglior giornata. Qualche palla persa di troppo (6 duelli negativi per lui) danno l’impressione che qualche tensione per il suo primo Derby romano ci sia. Cresce però con il passare dei minuti, soprattutto dopo il gol dello 0-1 di El Shaarawy al 15′. Il secondo tempo è di qualità elevatissima. Al 64′ scaglia un destro violentissimo che si infrange sul palo, ma sulla respinta arriva Dzeko per il raddoppio romanista. Dopo il momentaneo 1-2 e l’uscita per infortunio di Nainggolan arretra il proprio raggio d’azione di qualche metro, fungendo da raccordo tra centrocampo e attacco. La Roma si riprende il reparto centrale e, dopo qualche attimo di sbandamento, torna decisamente in fiducia, con il pallino di nuovo in mano. La magia di Florenzi al volo di fuori area, all’83’, mette in ghiaccio il risultato, che però il tuttofare argentino sigilla all’87 con un sinistro a giro da fuori area che poi va a condividere con la parte di Distinti Sud stracolma. Completa il 91.5% dei passaggi tentati, facendo suoi ben 13 duelli in mezzo al campo. Recupera 4 palloni che sono solo una piccola parte di quello che realmente ha portato alla squadra. Arrivato in punta di piedi a gennaio, Perotti sta dimostrando, anche grazie alla cura Spalletti, che razza di colpo si sia piazzato, sottovalutato come pochi. Quando sta bene gioca sempre, certamente una risorsa enorme sulla quale fare affidamento per il presente e soprattutto per il futuro.
Voto: 8