“Le colpe principali sono dei giocatori”

“Le colpe principali sono dei giocatori”

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CORRIERE DELLA SERA – G. PIACENTINI – Luis Enrique rimarrà al suo posto, a meno che non sia lui a fare un passo indietro. Un gesto che per il momento non sembra passare per la testa del tecnico spagnolo, che ieri ha trascorso tutta la giornata blindato nella sua casa all’Olgiata e che ha avuto un contatto telefonico con Franco Baldini, in cui il d.g. gli ha ribadito la fiducia da parte della società.

Si può riassumere in questo modo la giornata romanista di ieri, un day after in cui lo stato maggiore giallorosso – il presidente DiBenedetto, lo stesso Baldini ritornato da Reggello dove era rimasto domenica dopo la partita, il d.s Sabatini, l’a.d. Fenucci e il consigliere d’amministrazione Baldissoni – si è riunito a Trigoria per analizzare il momento della squadra dopo la brutta figura di Firenze.
Non un vero e proprio summit, ma una serie di incontri incrociati in cui, sembra, la possibilità di un esonero del tecnico spagnolo non sarebbe stata presa in considerazione «per non mandare all’aria tutto il lavoro fatto fino ad oggi».

A Lucho, insomma, vengono attribuite solo una parte delle colpe – la più grande è quella di essere ancora troppo fermo sulle sue posizioni – che hanno portato a questa situazione. Meno alibi, invece, per la squadra: oggi, alla ripresa degli allenamenti, con i calciatori ci sarà un confronto serrato, che non servirà per «chiedere la fiducia» ma per ribadire la piena stima nei confronti del tecnico. Un messaggio chiaro e preciso che la società vuole mandare allo spogliatoio – che troppe volte in passato è stato accreditato del potere di decidere le sorti degli allenatori transitati per Trigoria – e nel quale Luis Enrique ha ancora una maggioranza, seppure meno netta rispetto a qualche tempo fa, di fedelissimi.

Uno di loro è senza dubbio Bojan Krkic, protagonista in negativo a Firenze dove ha giocato una delle sue peggiori partite e ha rimediato la prima espulsione della sua carriera. L’ex Barcellona ha confessato all’edizione on line di «Marca» di «non essersi pentito di avere scelto la società giallorossa». Un altro è Gago, al quae è stata diagnosticata ieri la distorsione del ginocchio destro. Stop abbastanza lungo, probabilmente lo rivedremo in campo nel 2012.

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