IL TEMPO (A. AUSTINI) – «La direzione sportiva è stata affidata a Frederic Massara». La Roma ha chiuso con la stessa identica frase il comunicato del 6 ottobre 2016, in cui annunciava la rescissione del contratto di Walter Sabatini, e quello dello scorso 8 marzo che segnava la fine anticipata dell’era Monchi. Ma se due anni mezzo fa l’incarico era certamente pro-tempore, stavolta non è detto finisca così. Non si sa, non è deciso neppure il contrario, sono in corso riflessioni su più tavoli che porteranno ad una scelta finale, e si spera condivisa sull’uomo che dovrà ricostruire la Roma. Intanto Massara dal giorno dell’addio di Monchi ha ereditato le deleghe piene dallo spagnolo. L’ex alfiere di Sabatini è operativo, organizza appuntamenti con i procuratori (quello con l’agente di Zaniolo è programmato ad esempio dopo la sosta) tratta rinnovi, giocatori in entrata e in uscita. Insomma lavora come se dovesse occuparsi lui della squadra del prossimo anno. La verità è che deciderà Pallotta e ancora non lo ha fatto, sospeso tra dubbi, consigli più disparati, candidature che gli arrivano da ogni parte. Stringendo il cerchio, fra i tanti nomi accostati alla direzione sportiva di Trigoria in queste settimane solo tre sembrano, per motivi diversi, delle soluzioni possibili: Petrachi, Giuntoli e Campos. I primi due sono legati ad altrettanti allenatori, ad esempio il diesse del Torino vorrebbe convincere il suo grande amico Conte a seguirlo a Roma, una carta talmente grande che Pallotta non potrebbe che approvare ma, conoscendolo, pare davvero difficile che l’ex ct azzurro possa decidere la sua futura squadra solo in base a un amico che lo affiancherebbe come direttore sportivo. Conte vuole tanti soldi (ha chiesto 9 milioni netti all’Inter) e garanzie per la competitività ad alti livelli, cosa che la Roma di oggi non puo’ promettergli. Giuntoli fa invece rima con Sarri, il toscano ha un feeling con il dirigente del Napoli e magari sapere di poterlo ritrovare a Trigoria lo aiuterebbe a convincersi ad accettare la Roma. Cosa che ancora non ha fatto, soprattutto perchè vuole giocarsi fino in fondo le sue chance con il Chelsea. E poi c’è quel contratto di un altro anno a 9 milioni di sterline lorde che pesa tanto. Campos è invece un nome indicato da Baldini, un contatto c’è stato, prendere il portoghese sarebbe un’operazione in stile Monchi e a quel punto potrebbe restare Massara ad affiancarlo. Intanto tocca a lui convincere Pallotta, magari portando prima degli altri un allenatore: oltre a Sarri, nella lista su cui ragiona insieme agli altri dirigenti c’è Gasperini più avanti di Giampaolo e una serie di stranieri.