“Io la Roma la sento mia anche se qualcuno vuole già tagliarmi la testa. Ho il diritto di dire alla squadra che c’è da vergognarsi dopo certe prestazioni”. Intervento a gamba tesa, in conferenza stampa, in pieno stile Petrachi. Il ds giallorosso ha parlato questo pomeriggio, rispedendo al mittente le ‘vergognose calunnie’ ricevute in questi giorni da alcuni media. “La squadra ha perso umiltà. Domenica con l’Atalanta una finale, voglio vedere voglia e cattiveria agonistica. Il mercato è stato condizionato dal passaggio societario. E’ in atto una rivoluzione, ci vuole pazienza“.
Con le imminenti firme sul signing, l’avvento della nuova proprietà potrebbe comunque portare dei cambiamenti nel management giallorosso. Secondo quanto segnala il Tempo, la Roma ha in mente Fabio Paratici dirigente della Juventus. Al momento solo un’idea in mezzo a tanti ragionamenti di Guido Fienga, incaricato di guidare la transizione da Pallotta a Friedkin. La posizione di Petrachi non è ad oggi in discussione, ma il Ceo giallorosso si tiene pronto ad ogni evenienza e vorrebbe proporre vari scenari possibili al futuro proprietario.
Presentati a Trigoria i tre nuovi acquisti Perez, Villar e Ibanez. L’ex blaugrana si è detto convinto di “esser venuto a Roma per crescere. Il Barcellona è il passato”. Villar ha invece parlato del suo ruolo: “Mi sento un numero 8 di qualità, che gioca al fianco di un mediano, ma mi impegnerò in ogni ruolo in cui verrò schierato”. Infine Ibanez, contesto dal Bologna fino a pochi giorni dal termine del mercato: “Lavorerò a fondo per conquistare il posto da titolare”.
Infine questa mattina a Trigoria, terza tappa d’avvicinamento al big match di sabato contro l’Atalanta. I giallorossi hanno lavorato agli ordini di Paulo Fonseca: out oltre a Diawara, Zaniolo e Zappacosta anche Pastore – che ha proseguito a svolgere un lavoro individuale – e Mirante che questa mattina è stato operato da Villa Stuart per la lesione del menisco mediale del ginocchio.
