Si è conclusa con una netta rottura la riunione di oggi del Consiglio di Lega della serie A. Le 5 grandi del calcio italiano, Juventus, Inter, Milan, Roma e Napoli si sono schierate nettamente contro le altre piccole squadre del campionato. Il motivo principale della spaccatura è stata la ridistribuzione dei proventi dei diritti tv. Come accade oramai puntualmente ogni anno, la questione ha continuato a creare dissidi tra grandi e piccoli club. Milan, Inter, Juve, Roma e Napoli contro gli altri, il tutto per decidere quale sistema usare per individuare i bacini di utenza (fare la conta dei tifosi) in modo tale da poter arrivare ad una giusta divisione dei soldi delle televisioni.
Le agenzie demoscopiche proposte dalle 15 piccole sono state bocciate dalle 5 grandi, creando un ennesimo impasse tra i litiganti. A protestare vivacemente è stato soprattutto il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi: “Alle fine le grandi si facciano il loro campionato europeo e vorrà dire che le altre 15 faranno un campionato italiano dei poveracci. Non ho parole, chi vuole distruggere il calcio non è certamente chi fa dei sacrifici per portare avanti le proprie società e lotta quotidianamente coi bilanci e con la classifica. Credo che la gente sappia come stanno le cose”.
Per Adriano Galliani questa situazione non porterà a nulla di buono: “Questo tentativo da parte di 15 società di interpretare a modo loro la legge renderà le squadre italiane ancora meno competitive in Europa di quanto siano oggi”. Posizione simile a quella di Ernesto Paolillo, ad dell’Inter: “Non c’è strategia e non c’è futuro e mi aspetto che torni la ragionevolezza, altrimenti Premier League e Liga saranno di un’altra pianeta rispetto al calcio italiano”