Marotta ci prova. Visto come, qualche mese fa, gli è riuscito il colpo Mkhitaryan, stavolta l’obiettivo è Chris Smalling. Che è nella stessa, identica situazione in cui si trovava l’armeno: contratto in scadenza, possibilità di un rinnovo automatico unilaterale a favore del giocatore, l’opportunità di garantire una Champions più possibile. Tangibili segnali di interessamento sono stati già fatti arrivare al giocatore attraverso il suo procuratore, James Featherstone. In questa vicenda c’è un’altra inquietante analogia. Cioè gli ottimi rapporti di Smalling con la Roma, come del resto li aveva l’armeno nella passata stagione. La società giallorossa sarebbe molto felice di poter continuare ad avere l’inglese a libro paga, ma gli dovrà offrire un contratto biennale. Offerta che era già prevista, ma probabilmente a una cifra inferiore ai tre milioni e quasi mezzo garantiti dall’attuale contratto.
Come riporta il Romanista, dovesse andar via di Smalling, Pinto dovrebbe raddoppiare la sua ricerca tra i difensori centrali. Per gennaio, però, soltanto se si potesse arrivare un giocatore gradito con la formula del prestito un riscatto fissato l’estate prossima perché il direttore sportivo giallorosso ha un budget molto vicino allo zero. Quindi, per ora, l’obiettivo è prendere il centrale a giugno. Il giocatore che è certamente il preferito a Trigoria, è il francese dell’Eintracht Francoforte Evan Ndicka. È giovane (23 anni), è di piede sinistro, a giugno andrà in scadenza di contratto, ha un ingaggio abbordabile, settecentocinquantamila euro netti a stagione. Il problema è che il giocatore addosso ha gli occhi di diversi club importanti europei. Per il ruolo di difensore centrale, ci sono altri due nomi che si stanno seguendo con un certo interesse. Il primo è quello del turco del Leicester Caglar Soyuncu, in scadenza di contratto a giugno (1,5 di ingaggio) e il polacco dello Spezia Jakub Kiwior ma con un contratto scadenza nel 2025.