LIVE TRIGORIA – Le prime parole in giallorosso di Ashley Cole, presentato questa mattina a Trigoria. Insieme all’ex Chelsea anche Italo Zanzi.
Cole indosserà la maglia numero 3
Zanzi: “Siamo contenti di presentare un giocatore speciale, che ha avuto successo ed esperienza, la sua bacheca parla da sola. Benvenuto a Roma”
Quasi 400 presenze in Premier, cosa c’è dietro questa scelta di cambiare campionato?
Ho deciso di venire qui per continuare a collezionare presenze in Champions League. La Roma è un club ambizioso, che si è rafforzato con giovani e giocatori di esperienza e per me è una grande sfida, sono pronto a lottare per un posto in squadra e per vincere.
La Nazionale, come è stato assistere da spettatore al Mondiale?
“Ho visto le partite, stavolta da tifoso. La rosa era molto giovane, le cose sono andate meno bene di quanto auspicavamo ma hanno fatto un’esperienza utile per il futuro. Meglio tenere le note positive di questo mondiale, perché il futuro sarà roseo.”
E’ successo qualcosa con Mourinho? il primo impatto con Garcia, ha visto qualche collegamento con Mourinho?
“Grande rapporto con Mou, poi non mi ha più considerato nel suo progetto. Difficile fare dei paragoni, Garcia devo ancora conoscerlo”.
Sei il primo calciatore inglese della storia della Roma, ce ne sono stati pochi nel nostro campionato, perchè?
“Forse sono più i calciatori inglesi che hanno paura di andare all’estero, sono abituati a quella cultura, sono cresciuti in quel settore giovanile, a volte è anche una scelta di comodo. Per me, appena saputo di questa occasione, sono stato ben lieto di coglierla, per la prima volta sono uscito da Londra e mi confronterò con una nuova lingua, stile di vita etc.”
Il problema del razzismo, che ne pensa?
“In Inghilterra mi è successo qualche episodio del genere, anche con la Nazionale, bisogna intervenire su questo problema, ma non sta a me decidere cosa fare, per quanto mi riguarda mi interessa solo giocare a calcio”.
Ha avuto modo di capire che Roma è una piazza importante? Teme il rovescio della medaglia, la pressione?
“No non temo la pressione, ho trascorso 14 anni in Inghilterra, ho sempre lottato per un posto in squadra. Questo è un ambiente speciale, il calore della gente, la passione, l’ho vista appena atterrato. Ma sono venuto anche per questo, per vivere le emozioni delle grandi gare, voglio godermi la città e questa esperienza”.
Lei è stato allenato da alcuni tra i migliori allenatori del Mondo, quali caratteristiche deve avere un vincente?
“Credo che un buon allenatore è quello bravo nella gestione degli uomini, quello che fa dare tutto in campo, ho avuto grandi allenatori e sono convinto che si possa fare anche qui a Roma”.
Eto’o è stato accostato alla Roma, ci hai parlato?
“No, ho sentito solo le voci, quello che ho sentito a Londra, è un grande calciatore, se venisse qui sono sicuro che la squadra migliorerebbe, ma sono decisioni che non spettano a me, ma alla società”
Come sta fisicamente? Il suo primo impatto a Trigoria?
“Sto bene, mi sento in forma, certo devo ancora recuperare la condizione migliore, ma è normale ad oggi, il primo allenamento è andato bene, abbiamo riattivato i sistemi, la prossima settimana andremo negli USA e sappiamo che al rientro staremo in buone condizioni”
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