GAZZETTA DELLO SPORT – C. ZUCCHELLI – Due portieri in un colpo solo. E pazienza, si fa per dire, se nessuno dei due farà il titolare. In attesa che arrivi il sostituto di Stekelenburg (Sabatini vorrebbe uno tra Diego Alves e Rafael, che non ha ancora firmato col Napoli), la Roma si cautela e a una settimana dal raduno rinnova il contratto a Lobont, che alla tenera età di 35 anni strappa un triennale, e inizia a far allenare Curci che deve recuperare forma e fiducia.
La sorpresa Partiamo proprio da qui. A sorpresa ieri mattina Gianluca Curci, 28 anni, passato da promessa del settore giovanile a portiere da scaricare senza rimpianti a mezza Serie A, si è presentato a Trigoria dopo aver chiesto—e ottenuto— il permesso di lavorare in anticipo rispetto ai compagni: «Voglio recuperare dall’infortunio — le sue parole a Roma Channel — e farmi trovare pronto già nei primi giorni di ritiro che sono i più importanti». Forma fisica non eccezionale, dovuta anche ai tanti guai muscolari della stagione passata, e qualche chilo di troppo da smaltire, per Curci in questi giorni solo corsa e palestra. L’obiettivo? Provare a convincere la Roma a tenerlo: «Ho fatto tanta esperienza, a Bologna sono stato frenato dagli infortuni ma ho fatto un buon girone di ritorno. Spero che questa per me sia l’opportunità giusta perché sono cresciuto».
Il rinnovo Cresciuto lo è sicuramente anche Lobont che, a 35 anni, sorprende tutti e rinnova con la Roma per altre 3 stagioni. Che sarebbe rimasto si sapeva: il romeno ha rifiutato ogni destinazione, in Italia (solo il Torino lo ha fatto tentennare) e all’estero, e la sua volontà è sempre stata chiara. «Voglio chiudere qui la carriera», ha detto a dirigenti e compagni. A Trigoria non c’è persona che ne parli male, tutti lo adorano, ma in pochi si aspettavano un rinnovo così lungo: l’ingaggio, non comunicato, sarà minimo e quindi la società ha voluto premiarlo con un anno in più rispetto ai due previsti. Fisicamente è integro, è uno dei leader del gruppo, sa sempre come sdrammatizzare anche le situazioni più pesanti e non è escluso che, se volesse smettere di giocare prima della scadenza, nel 2016, per lui ci possa essere una scrivania da dirigente. «La Roma mi è entrata nel cuore — ha scritto Lobont su facebook— e la conferma mi permetterà ancora di lottare per lei».
Il titolare – Con Curci e Lobont che andranno a Riscone e Julio Sergio che resta in attesa di comunicazioni (la Roma sta pensando di regalare a lui e a Taddei il cartellino), a Sabatini resta il compito più arduo. Trovare il titolare pare impresa titanica ma sembrerebbe in pole Diego Alves — anche se dal suo entourage dicono di non sentire la Roma da giorni — con l’ipotesi Rafael non del tutto tramontata. Come secondo, qualora Curci venisse venduto, uno tra Viviano e Sorrentino, giocatori che Sabatini può prendere in cinque minuti.